Italia: testa e cuore verso il match contro Israele
Di Lorenzo CristalloÈ tempo di archiviare il brusco ko rimediato al “Santiago Bernabeu” al cospetto della Spagna. Gli uomini di Giampiero Ventura sono tornati al lavoro presso il centro federale di Coverciano al fine di preparare al meglio la sfida di domani sera, in programma al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, contro l’Israele. Nella giornata di ieri hanno svolto qualche esercizio fisico ed atletico coloro che non sono scesi in campo nella disfatta di Madrid oppure quelli che hanno disputato solo uno scampolo di partita. Tutti gli altri saranno nuovamente impegnati sotto gli ordini del c.t. Ventura a partire da quest’oggi. Sempre nella giornata odierna, la truppa azzurra lascerà il ritiro di Coverciano per approdare in Emilia, dove gli azzurri, una volta arrivati, effettueranno il solito walk around sul terreno di gioco e a seguire il nostro commissario tecnico presenzierà la conferenza stampa della vigilia. Per quanto concerne il modulo tattico che verrà utilizzato al cospetto di Israele, tutto lascia presagire che l’ex allenatore granata si affiderà al “4-2-4” visto all’opera anche contro Isco e compagni, anche se rispetto a sabato scorso ci saranno, inevitabilmente, delle novità. Innanzitutto in difesa mancheranno Chiellini fermo ai box per un problema al polpaccio destro, Bonucci stoppato da un turno di squalifica e Spinazzola tornato a Bergamo per sottoporsi a delle cure, essendo uscito malconcio dalla sfida del “Bernabeu”. Al posto di quest’ultimo, il commissario tecnico Ventura ha convocato Zappacosta, fresco di approdo in Premier League tra le fila del Chelsea. Stando a ciò non è da escludere l’inserimento dal primo minuto di Rugani al centro del reparto difensivo, così come a centrocampo potrebbe esserci spazio per Montolivo e Parolo, anche in attacco si ipotizzano delle novità con Bernardeschi pronto al debutto dal primo minuto. Ovviamente quest’oggi se ne saprà di più in tal senso, visto che la comitiva azzurra tornerà ad allenarsi a pieno regime e le mosse tattiche che vorrà attuare Giampiero Ventura inizieranno ad intravedersi. L’imperativo principale è ,senza dubbio, quello di conquistare l’intera posta in palio, al fine di blindare il secondo posto e garantirsi l’accesso agli spareggi che si terranno nel prossimo mese di novembre. Tra l’altro potremo giungere a quest’evento nelle vesti di testa di serie, con la possibilità di affrontare degli avversari sì tignosi ma non particolarmente irresistibili. Al momento, ipotizzando un novero di rivali, potremo citare l’Ucraina, la Repubblica d’Irlanda, l’Irlanda del Nord e la Grecia, squadre temibili ma non di certo corazzate indistruttibili. Ripercorrendo la storia degli spareggi per approdare ad un mondiale, la memoria corre all’ultimo episodio, avvenuto nel novembre del 1997, quando in vista della competizione internazionale che si disputò in Francia, gli azzurri all’epoca guidati da Cesare Maldini affrontarono in quel playoff la Russia, superando tale ostacolo dopo aver pareggiato 1-1 in trasferta ed aver vinto, la gara di ritorno, al “San Paolo” di Napoli, per 1-0 grazie ad una rete di Pierluigi Casiraghi. Si inizia a parlare di spareggi in quanto, allo stato attuale, sia assolutamente proibitivo ed irreale azzardare che la Spagna possa perdere punti nelle ultime tre gare da affrontare, visto che le “furie rosse” se la vedranno contro Liechtenstein, Albania ed Israele, rivali per nulla affatto irresistibili. Gli azzurri, invece, hanno il compito di superare psicologicamente lo shock subito al “Bernabeu”, trionfando contro l’Israele, evitando battute d’arresto clamorose negli ultimi due step con Macedonia e Albania, tra l’altro in caso di concomitante vittoria, domani sera, della banda di Ventura e sconfitta dell’Albania guidata da Christian Panucci con la Macedonia, gli azzurri sarebbero già certi del secondo posto aritmetico. L’obiettivo dell’Italia è innanzitutto quello di accedere alla fase finale di Russia 2018, per poi giocarsi lì le chance di sorpresa del torneo. Il ko rimediato in Spagna dovrà far riflettere ma non condizionare un gruppo che sino ad allora aveva dimostrato ottime cose, sciorinando un gioco efficace e propositivo, con il c.t. Ventura abile e coraggioso nel lanciare sul grande palcoscenico giovani dal futuro raggiante.
Commenta o partecipa alla discussione