Chivu: e Moratti si ruppe le scatole
Di francesco
Ci sono pochi giocatori al mondo per i quali è comprensibile fare follie. Metto i primi 5 in un ordine che tiene conto di classe e continuità: Ibrahimovic, Kaká, Ronaldinho, Eto’o, Drogba. Ora, l’Inter ha fatto un’offerta alla Roma per il difensore Chivu, e ha avviato una trattativa con lo stesso calciatore romeno. Dopodiché è scattata l’asta: si sono intromessi Real Madrid e Barcellona.
A distanza di qualche giorno, ecco il succo del comunicato dell’Inter: ci siamo rotti le scatole, non partecipiamo ad aste.
Opinione mia: Moratti ha fatto troppo bene.
1) I soldi vanno spesi per chi fa davvero la differenza. Per un difensore soggetto a frequenti infortuni e cali di rendimento, non è il caso di insistere.
2) C’è la proposta di un ingaggio faraonico e di un acquisto oneroso? Basta. Si firma. Altro che tirare sul prezzo. A meno che il giocatore in questione non sia il Maradona di turno.
3) Tutte le società dovrebbero comportarsi così. A patto che in ballo non ci sia un fuoriclasse.
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Conosci la favola de “La volpe e l’uva”?
Uhm… un petroliere sempre più ricco, che ricapitalizza di tanto in tanto la società con una barcata di milioni di euro, secondo te ha un’uva irraggiungibile?
Credo che l’Inter debba smetterla col contattare prima i calciatori delle società!
Infatti non parlavo di Moratti, ma dell’autore dell’articolo… 😉
@alessio: l’autore dell’articolo per chivu avrebbe offerto 5 milioni di euro alla roma, 1 milione netto a stagione a lui. non un centesimo di più. invece, farebbe follie per kakà, ibra e altri 8 giocatori.
@solosport: come fai a sapere che l’inter a contattato prima i giocatori e poi le società?
Il modo di fare mercato dei nerazzuri è sotto gli occhi di tutto. Da Suazo a Chivu (anche se i casi sono differenti) si ammaliano prima i calciatori e poi si passa agli accordi con i club. E non si può…
e adesso sembra sia questione di ore…ma quand’è che Moratti e soci impareranno a condurre le trattative di calciomercato in modo normale? Per ogni acquisto dell’Inter viene montato un caso. Questi non sono dirigenti, sono esperti di marketing. Hanno costruito negli anni l’immagine della squadra perdente ma onesta, e poi grazie alle intercettazioni Telecom (Tronchetto docet) hanno spedito in B la Juve e penalizzato le altre concorrenti per cucirsi addosso due scudetti finti… e ad ogni calciomercato si parla solo dell’Inter, nel bene e nel male…
ma le Champions le vincono gli altri.
La Juve insegna, in Europa giocare sporco non funziona.