Parità nel derby della Mole. Spal salva! Domani Napoli-Cagliari.

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Non basta il cuore al Torino per vincere il suo primo derby all’Allianz Stadium perché la Juventus, pur non in grande serata, si salva grazie a Cristiano Ronaldo che all’84’ risponde al gol di Lukic al 18′. I granata, che non si impongono in una stracittadina in trasferta da 24 anni, onorano comunque al meglio la loro storia, con una prova di grande carattere, alla vigilia del 70° anniversario della tragedia di Superga. In classifica il Toro è sesto in piena corsa per un posto in Europa con 57 punti, mentre i bianconeri, già campioni d’Italia, salgono a quota 89. Dopo un avvio di partita a ritmi alti ma senza occasioni degne di nota il Toro sblocca il match. Dormita di Pjanic che, dopo un fallo laterale, si fa rubare palla da Lukic che entra in area e supera Szczesny con un destro a giro. I campioni d’Italia non ci stanno e un minuto dopo si rendono pericolosi con Ronaldo in area: grande giocata e assist per Matuidi che tenta un sinistro al volo sul quale fa buona guardia Sirigu. Poco dopo CR7 ci prova con un potente destro fuori di poco. Alla mezz’ora numero di Berenguer che salta elegantemente Pjanic e tenta di sorprendere Szczesny da fuori area concludendo però alto. Prima della conclusione della frazione si fa vedere ancora Ronaldo con un tiro dal limite dell’area con Sirigu che blocca in due tempi. In apertura di ripresa su azione d’angolo Ronaldo svetta di testa ma spedisce alto. Al quarto d’ora percussione di Spinazzola che fa tutto da solo sulla sinistra arriva al limite ma calcia male con il destro da ottima posizione. Al 20′ CR7 sfonda sulla sinistra tenta un tiro da posizione defilata, Bremer ribatte e poi N’koulou salva su Bernardeschi. Alla mezz’ora break granata con Lukic che crossa in mezzo e Belotti che manca la deviazione sottoporta. Due minuti dopo Kean controlla in area a calcia di sinistro ma Sirigu blocca. Al 35′ azione di forza di Ola Aina, appena entrato per Lukic, che sfonda al centro e calcia di sinistro dai 20 metri mandando alto. Al 39′ sale in cattedra il 5 volte pallone d’oro che sale in cielo, su un cross di Spinazzola dalla sinistra e batte Sirigu con un preciso colpo di testa. I bianconeri chiudono in attacco ma senza creare occasioni limpide fino al triplice fischio di Orsato.

I FACTS DEL MATCH: • La Juventus non perde in casa con il Torino in Serie A dal 1995 (9V, 4N). • Il Torino è a quota 57 punti: per i granata il massimo in un intero campionato di Serie A nell’era dei tre punti a vittoria era stato proprio di 57 nel 2013/14. • Sette delle ultime 10 reti di Cristiano Ronaldo (tutte le competizioni) sono state segnate di testa. • Cristiano Ronaldo non segnava in casa della Juventus in Serie A dal 15 febbraio contro il Frosinone. • La Juventus ha subito gol in tutte le ultime sette partite (tutte le competizioni), la striscia peggiore da giugno 2015 per i bianconeri. • La Juventus non ha mai perso un Derby di Serie A nel mese di maggio (2V, 5N). • La Juventus ha guadagnato 21 punti da situazione di svantaggio, un record in questo campionato. • Prima di Sasa Lukic l’ultimo giocatore del Torino a segnare in casa della Juventus in Serie A era stato Adem Ljajic (06/05/2017). • Sasa Lukic ha segnato il suo primo gol con il Torino in Serie A, nella presenza numero 35, con la conclusione numero 13. (raisport)

La Spal conquista la salvezza per il secondo anno consecutivo. Gli estensi si assicurano la permanenza nella massima categoria con tre giornate d’anticipo grazie al successo per 4-0 a Verona, contro il già retrocesso Chievo, nell’anticipo della 35esima giornata di Serie A. Allo stadio ‘Bentegodi’ tutto facile per gli emiliani che passano dopo 8′ con un colpo di testa di Felipe su angolo di Murgia. Al 2′ della ripresa arriva il raddoppio di Floccari che batte Semper su assist di Kurtic, al 10′ ancora Felipe cala il tris: su una punizione di Lazzari il difensore brasiliano si inserisce e mette in rete sul primo palo. Al 36′ arriva il poker ad opera di Kurtic che va a segno di destro su cross di Schiattarella. In classifica la Spal sale al 10° posto con 42 punti, mentre il Chievo resta ultimo a quota 15.

I facts post-match: Per la prima volta nella sua storia in Serie A, la SPAL ha vinto un match in trasferta con piú di due gol di scarto (0-4 contro il Chievo). Nelle ultime otto giornate di campionato la SPAL è la formazione che ha conquistato piú punti in Serie A (19). Sei gol per Kurtic: eguagliato il suo primato in una singola stagione di Serie A (2016/17 con l’Atalanta). Per la prima volta in Serie A Kurtic ha segnato un gol e fornito un assist nello stesso match di Serie A. Murgia non aveva mai fatto un assist nelle sue precedenti 42 presenze in Serie A, ne ha forniti due oggi. La SPAL ha vinto tutte e tre le gare di questo campionato in cui ha segnato Floccari. Felipe ha segnato tre gol nelle ultime due presenze allo stadio Bentegodi (contro Verona e Chievo). Prima doppietta in Serie A per Felipe nella sua presenza numero 361 nel massimo campionato. Tre gol nelle ultime quattro presenze in A per Sergio Floccari: non ne aveva realizzato nessuno nelle precedenti 24. Era dal 2008/09 (con l’Udinese) che Felipe non segnava almeno due gol nello stesso campionato di Serie A. La SPAL é la formazione che ha segnato piú gol di testa in questo campionato (15). Per la prima volta in Serie A, Felipe ha trovato il gol in due partite consecutive. Il Chievo é l’unica squadra di questo campionato ad aver schierato almeno 4 giocatori nati dopo l’1/1/200 (0 (Ndrecka, Grubac, Karamoko, Vignato). Angelo Ndrecka é il giocato piú giovane a disputare un match di questo campionato (17 anni, 222 giorni). (raisport)

Dopo Pordenone e Juve Stabia, anche la Virtus Entella sale in serie B. Nel caso della squadra ligure, si tratta di un ritorno nella serie cadetta dopo un solo anno di ‘purgatorio’ in C. La promozione dell’Entella è arrivata in modo rocambolesco, all’ultima giornata, grazie al successo di misura (1-0, rete di Mancosu all’89’) per 1-0 sulla Carrarese e alla contemporanea sconfitta, 2-0, della capolista Piacenza sul campo della Robur Siena. Così l’Entella ha effettuato il sorpasso, vincendo il campionato con un punto di vantaggio sui rivali, 75 contro 74. Quanto al Piacenza, ora inseguirà la promozione nei playoff. (raisport)

Celtic Glasgow come la Juventus. Infatti i ‘Bhoys’ sono campioni di Scozia per l’ottavo anno consecutivo. La differenza con i bianconeri è che invece per i biancoverdi è il 50/o scudetto della loro storia contro i 35 della Juve. Il Celtic ha avuto la matematica certezza del titolo grazie al successo di oggi per 3-0 contro l’Aberdeen, con reti di Lustig, Simunovic e Edouard. Ora la squadra di Glasgow avrà la possibilità anche di fare il ‘Treble’ la tripletta, campionato, Coppa di Scozia e Coppa di Lega, per il terzo anno consecutivo; nel 2019 ha già vinto Coppa di Lega e campionato, manca la finale di Coppa di Svozia che giocherà il 25 maggio contro gli Hearts. (raisport)

Ancelotti si avvicina alla gara col Cagliari con l’obiettivo di chiudere bene la stagione e lo sguardo rivolto già al futuro. “Abbiamo l’opportunità di conservare il secondo posto e raggiungere gli 80 punnt”, ha spiegatoil tecnio del Napoli. Poi sul mercato: “Mai pensato di cedere Insigne. La volontà di Lorenzo è di prolungare, siamo contenti che resterà. Trippier e Lozano? Sono tra i giocatori che stiamo valutando. Barella non è sotto osservazione”. Per Carletto la stagione ormai è agli sgoccioli e le ultime gare saranno l’occasione buone per fare il punto della situazione e valutare attentamente dove rinforzare la squadra. “Diciamo che vogliamo migliorare la rosa, l’intensità, la capacità di leggere alcune situazioni della gara, migliorare l’esperienza – ha spiegato -. Questo cerchiamo”. E alcuni nomi che circolano sembrano avere le caratteristiche giuste per Ancelotti: “Non mi piace parlare di giocatori di altre squadre. Ma Lozano e Trippier sono tipi di giocatori a cui siamo interessati. Ma non sono gli unici”. Diversa invece, al netto di qualche bluff, la situazione di Barella. “L’apprezzamento resta, è un grandissimo centrocampista, ma non rientra tra quelli sotto osservazione”, ha dichiarato apertamente il tecnico del Napoli, smorzando le voci su un interesse per il giocatore del Cagliari e dalla Nazionale. E anche sul fronte delle cessioni eccellenti Carletto non si nasconde: “Al momento nessuno è venuto da me a dire che preferisce andar via. Al momento non c’è bisogno di catene”. Dunque il progetto Ancelotti continua. Senza voler invadere ambiti che competono altri: “Non mi interessa fare il manager, mi porterebbe via troppo tempo e ci sono persone più capaci e preparare di me in società per questo ruolo. Voglio solo fare l’allenatore”. Poi qualche battuta sul rapporto tra i tifosi e il club italiani: “Il malessere di alcune situazioni è legato al legame debole con le proprietà, soprattutto quando sono straniere. Il caso della Roma è emblematico, ma il tifoso deve essere focalizzato sulla maglia e non sul nome del proprietario. All’estero c’è attaccamento al di là dei proprietari russi, cinesi, thailandesi, ma il tifoso rimane legato solo ai colori”. Quanto al duello CR7-Messi, Ancelotti non si schiera: “Le luci della ribalta ora le ha Messi perché Ronaldo dopo tanti anni non è in semifinale, ma è difficile scegliere, restano i due giocatori, unici, che fanno la differenza da soli”. Poi qualche considerazione su Albiol e Zielinski. “Albiol ha recuperato, sta bene e giocherà – ha spiegato il tecnico azzurro -. Non ha i 90 minuti probabilmente, è mancata la sua esperienza e personalità anche se pure altri hanno fatto bene”. “Piotr ha fatto un’ottima stagione, facendo bene in tutte le posizioni, dimostrando qualità – ha proseguito -. Può migliorare nella continuità e nell’acquisizione di maggiore personalità soprattutto quando gioca più basso dove occorre intelligenza tattica, visione e non solo qualità tecniche”. Infine una considerazione sulle polemiche di questi giorni tra Adani e Allegri: “Non c’è solo l’estetica, ma l’efficacia, ma non sono cose in antitesi. Bisogna avere una squadra organizzata, in fase di possesso e non possesso, ma che giochi bene perché se giochi bene hai più possibilità di fare buoni risultati” (sportmediaset)

Nella 37.a giornata di Serie B il Palermo batte 2-1 l’Ascoli con Modeo al 60’ e Haas all’86’, inutile Addae al 63’. Rosanero a un punto dal Lecce secondo in classifica. Lo Spezia avvicina i playoff, 2-0 sul Crotone con Galabinov al 24’ e Bidaoui all’80’, idem il Cittadella che batte 3-0 il Verona con Diaw al 20’, Moncini al 32’ e Iori al 41’. Cremonese-Brescia finisce 0-0, il Venezia pareggia al 96’ 2-2 con il Pescara.

Ascoli-Palermo 1-2

Rimandato all’ultima giornata di campionato il verdetto su chi sarà promosso direttamente in Serie A insieme al Brescia. Il Palermo infatti vince ad Ascoli, prima gioia per Delio Rossi dal ritorno in panchina, si porta a un punto dal Lecce secondo, di riposo in questa giornata, e nell’ultima giornata dovrà vincere sperando che la squadra di Liverani non faccia altrettanto, oppure pareggiare con una contemporanea sconfitta del Lecce: in quest’ultimo caso, con arrivo a pari punti, sarebbe promosso il Palermo per il vantaggio negli scontri diretti. Primo tempo bloccato al Del Duca, nel giorno dell’inaugurazione della tribuna dedicata a Carlo Mazzone. Ascoli che protesta per un paio di contatti in area nel finale, Palermo che prova di più a fare la partita, ma mancano veri pericoli creati dentro l’area della squadra di Vivarini. Vantaggio al 60’ per i rosanero con il tocco facile di Modeo a porta vuota dopo il tentativo di Szymiński respinto da Lanni. L’Ascoli però pareggia subito al 63’ con la deviazione al volo di Addae sul cross di Casarini. Nel finale gol annullato al Palermo tra le proteste rosanero, ma Falletti è in fuorigioco, poi all’ 86’ Haas trova il primo, pesante, gol in campionato: tutto solo davanti a Lanni sul passaggio profondo di Jajalo la mette sotto la traversa e regala al Palermo la possibilità di sperare ancora nella promozione diretta.

Venezia-Pescara 2-2

Un punto a testa tra Venezia e Pescara, ma per entrambe è un risultato che non può lasciare completamente soddisfatti. La squadra di Pillon va avanti al 21’, un rimpallo premia Sottil sulla sinistra, cross che trova da solo Brugman che di testa torna a segnare dopo 12 partite, mentre Cosmi se la prende con i suoi tanto da entrare in campo per la rabbia. Venezia che pareggia al 30’, trattenuta su Bocalon e Domizzi dal dischetto spiazza Fiorillo. Nella ripresa Pescara che torna di nuovo avanti al 75’, contropiede che trova Zampano, bravo a mettere sul secondo palo dove sbuca Mancuso che fa 19 in campionato con un tocco da dentro l’area piccola. Finale in cui il Venezia prova almeno a trovare il punto per agganciare momentaneamente il Livorno a 35 punti, risultato ottenuto con un altro rigore per fallo su Segre, con Domizzi glaciale a spiazzare ancora Fiorillo al 96’. Pescara che manca l’occasione di consolidare il quinto posto in classifica.

Spezia-Crotone 2-0

A proposito di zona playoff, vittoria fondamentale per lo Spezia che in casa batte il Crotone con un gol per tempo e sorpassa in un solo colpo Verona e Cremonese. Vantaggio di Galabinov con un colpo di testa al 24’, raddoppio invece di Bidaoui all’80’ sull’assist altruista di Gyasi dopo il pallone in verticale di Ricci. Crotone che cercherà il punto per la matematica salvezza nell’ultima giornata di campionato in casa contro l’Ascoli.

Cremonese-Brescia 0-0

Finisce senza gol il derby lombardo tra Cremonese e Brescia. Primo tempo in cui a provarci di più sono i padroni di casa, Castrovilli da lontano a giro sul secondo palo, pallone fuori non di molto. Ancora pericolosa nel finale la Cremonese con Mogos, bravo Andrenacci sulla linea, e Piccolo che però accartoccia la conclusione e mette sul fondo. Secondo tempo in cui le occasioni faticano ad essere create, la migliore è ancora per la Cremonese, con Strefezza che si fa spazio in qualche modo in mezzo a quattro avversari, ma trova il piede di Andrenacci a respingere la sua conclusione. Cremonese che cercherà di conquistare i playoff all’ultima giornata in casa del Perugia.

Cittadella-Verona 3-0

Il derby veneto in zona playoff premia con ampio merito il Cittadella che con questa vittoria sale a 50 punti, scavalcando proprio l’Hellas e la Cremonese che restano a 49. Il Verona, a 90 minuti dalla fine del campionato, è fuori dalle posizioni buone per giocarsi un posto nella prossima Serie A e l’esordio di Aglietti in panchina è completamente da dimenticare. Cittadella che parte bene, Adorni di testa valuta subito la reattività di Silvestri che respinge con i piedi. Risponde il Verona con Pazzini, destro a giro in area respinto da Paleari. Al 20’ arriva il vantaggio dei padroni di casa: angolo di Schenetti, torre di testa di Adorni per Diaw che spalle alla porta stoppa e gira di sinistro per battere Silvestri. Verona che prova a reagire immediatamente, ma deve incassare il gol del raddoppio. Moncini al 32’ attacca il primo palo, si infila tra i due centrali dell’Hellas e gira di testa in rete sul cross da sinistra di Benedetti. Il terzino sinistro del Cittadella è ancora protagonista in occasione del terzo gol dei padroni di casa che arriva già prima dell’intervallo. Al 41’ da angolo trova sul secondo palo Iori che in allungo tocca di controbalzo il pallone, nonostante la marcatura di Colombatto, e infila per la terza volta Silvestri. Occhi bassi sulla panchina dell’Hellas e anche quelli di Aglietti tradiscono grande preoccupazione. Prima dell’intervallo Lee spedisce alto da ottima posizione dopo una respinta laterale di Paleari. Situazione del tutto compromessa per il Verona al 57’ quando Faraoni, già ammonito, interviene duro su Benedetti, si prende il secondo giallo e lascia l’Hellas in 10 uomini. Il Cittadella non rischia nulla in fase difensiva, sfiora con Schenetti in tre occasioni il quarto gol e controlla la situazione fino al fischio finale.

(sportmediaset)


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