Il Toro prende per le corna campionato e coppa e vola sempre più in alto
Di Daniele Grattieridi Lorenzo Cristallo
Magic moment quello del Torino. La squadra di Ventura sta scalando posizioni in classifica in campionato ed è approdata agli ottavi di finale di Europa League. Il cuore toro è infinito e quest’anno contro ogni previsione della vigilia lo sta dimostrando.
Una squadra coriacea, battagliera, sapientemente guidata dal tecnico Ventura che ha dato le giuste motivazioni ad un gruppo di ragazzi promettenti ed altri esperti che stanno conducendo i granata laddove nessuno riusciva mai ad immaginare, nemmeno il più fervente tifoso toro.
Nel giro di quattro giorni il Torino ha ottenuto due risultati prestigiosi che hanno rafforzato l’autostima del gruppo e fatto salire sulle luci della ribalta una squadra che lotta e si sacrifica su ogni pallone.
Il colpaccio esterno di Bilbao in Europa League è stato il lascia passare per gli ottavi di finale. In terra basca è stata realizzata una vera e propria impresa. Nessuna squadra italiana è mai riuscita a vincere lì, negli otto confronti prima del match di giovedì scorso contro i granata, le italiane avevano racimolato ben sette sconfitte e un solo pareggio. Nella corrida del San Mames è il Toro a prendere per le corna i baschi. Una squadra tutto cuore e grinta, al loro ritorno a Torino, all’aeroporto di Caselle c’erano tantissimi tifosi del Toro ad attenderli e osannarli, il miracolo era stato compiuto, granata agli ottavi dove affronteranno un’altra squadra dal valore europeo prestigioso: lo Zenit San Pietroburgo di Hulk e Villas-Boas, sarà una sfida stimolante per la squadra di Ventura che parte anche questa volta contro i favori del pronostico, motivo in più per sovvertire questa previsione.
Domenica sera in campionato invece è stato il turno del Napoli ad essere preso per le corna. È capitan Glik al sesto centro stagionale e vero bomber sorprendente della squadra a regalare i tre punti ai granata e proiettarli all’ottavo posto in piena corsa per un piazzamento europeo.
Il Torino in estate aveva perso i suoi gioielli di maggiore spicco: Cerci ed Immobile autori di una stagione strepitosa e ingaggiato calciatori con una grande voglia di riscatto ma su cui in pochi avrebbero scommesso su una riuscita positiva, un nome su tutti quello di Quagliarella. Ed invece il bomber di Castellamare di Stabia ha risposto sul campo con goal e prestazioni convincenti a tal punto da ammutolire ogni possibile detrattore. Poi in questa squadra operaia di Ventura sono saliti in cattedra altri elementi di grande valore ed altri ai più sconosciuti fino a qualche mese fa. Tra quelli di maggiore valore come non annoverare Darmian, giocatore di spinta e pedina imprescindibile per lo scacchiere granata. Il calciatore oramai in pianta stabile in Nazionale è richiesto anche all’estero, su tutti si è fatto avanti il Real Madrid. Tra le sorprese del toro, ecco spuntare Bruno Peres, da acquisto “esotico” del patron Cairo a vero e proprio crack per la squadra di Ventura. Dal goal pazzesco realizzato al derby, è diventato il beniamino della curva granata. Un giocatore dotato di grande velocità e abnegazione.
Il Toro è questo, un mix perfetto di giocatori in cerca di riscatto, veri talenti e uomini sorprendenti. La favola che stanno scrivendo in Europa sembra ricalcare quella storica degli anni 90 con Emiliano Mondonico alla guida del club. All’epoca i protagonisti erano Lentini, Casagrande, Scifo, oggi il cuore granata batte per Glik, Farnerud, Quagliarella, Maxi Lopez, uomini che vogliono sovvertire ogni pronostico, uomini che vogliono regalare un successo ad un popolo che vive il calcio con passione spasmodica. La “ maratona “ granata è pronta ad esultare, gli anni delle gestioni dirigenziali scellerate, gli anni della serie B sembrano oramai alle spalle. Il patron Cairo sta gestendo al meglio il club dal punto di vista economico, il bilancio è sano e quella del Torino è una delle poche realtà sane e virtuose presenti nel nostro panorama calcistico.
I granata non vogliono smettere di sognare e le “corna” sono ben affilate in attesa del prossimo avversario.
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