Briatore sulla Juventus: senza Conte giocatori meno stressati
Di Emanuele SaccardoI romanzi gialli ci hanno insegnato che tre indizi costituiscono una prova. E la storia in corso di narrazione della Juventus 2012/2013 inizia a somigliare molto ad una di quelle che tanto attirerebbero Hercule Poirot o Nero Wolfe. Per carità, non ci sono vittime e assassini; però la rinascita bianconera sul campo del Chievo ha dato lo spunto per alcune considerazioni, una delle quali è arrivata dal telefonino di Flavio Briatore, tifosissimo della Vecchia Signora.
Su Twitter l’imprenditore ha fatto i complimenti a Matri per il bel gol, alla squadra per il bel calcio e ha sibilato che senza Antonio Conte in panchina i giocatori sono meno stressati. Forse è stata soltanto una provocazione, ma può essere interpretata come primo indizio dal momento che occhi esterni, spesso, vedono meglio di altri che tutti i giorni vivono determinate realtà.
Secondo indizio: se ai quattro mesi in cui la Prima Guida tecnica delle zebre è rimasta in tribuna per squalifica si aggiunge la partita di ieri, si può notare che Conte ha la media punti più bassa (1,9) rispetto al vice Alessio (2,2) e al vice del vice, Carrera (2,4). Ultima pulce nell’orecchio è la metaforfosi di Alessandro Matri, andato in rete con una splendida conclusione al volo di sinistro, che oltretutto non è il suo piede. Nei dieci minuti che hanno preceduto la marcatura, lo staff capitanato da Angelo Alessio lo ha più volte elogiato per i movimenti sul campo. Cosa che, a giudicare dalla sfilza di panchine collezionate con Conte, non accade spesso all’ex punta del Cagliari.
Il vice del mister pugliese si è affrettato a dire che la squadra non è più stressata ma soltanto più attenta quando a dirigerla c’è il “titolare”. Ha anche sottolineato che contro il Chievo c’era eccome molta tensione, sia sul terreno di gioco che a bordo campo. Sarà, in ogni caso alla Juve toccano altri novanta minuti senza l’allenatore ufficiale. Per ora i tre indizi reggono, ma certamente Conte farà di tutto per scrollarsi di dosso anche l’etichetta di “stressa-calciatori”.
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