Pro Patria – Milan: cori razzisti, Boateng e la squadra se ne vanno

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Doveva essere un pomeriggio di festa per i 2.000 tifosi accorsi allo stadio Speroni di Busto Arsizio. In programma, ieri pomeriggio, c’era l’amichevole di lusso tra la Pro Patria e il Milan. Di lusso per i padroni di casa ovviamente, per nulla abituati a sfide con club blasonati come quello rossonero, dal momento che i bustocchi militano in Seconda Divisione. Sugli spalti tante famiglie e soprattutto molti bambini. Purtroppo però, c’erano anche pochi e isolati personaggi che con lo spirito sportivo non hanno nulla a che fare. Sin dall’inizio della gara si sono messi in mosta con i classici cori razzisti fatti di insulti e di buu, all’indirizzo dei calciatori milanisti Muntari, Niang e Boateng.

Quest’ultimo, al ventiseiesimo minuto del primo tempo, non ce l’ha fatta più ed ha scagliato il pallone verso il settore occupato dai responsabili. Il signor Benassi, arbitro del match, ha provato a rasserenare l’animo del centrocampista ghanese, così come alcuni avversari. Ma nella testa del giocatore la decisione era presa: si è tolto la maglia ed è uscito dal terreno di gioco. Poco dopo è stato imitato dai compagni che, capitanati da Ambrosini, hanno guadagnato gli spogliatoi in via definitiva.

Partita sospesa per cori razzisti quindi. Evento senza precedenti che, come auspicano sia l’allenatore del Milan Max Allegri che la figlia del presidente, Barbara Berlusconi, non resti una cattedrale nel deserto. Già 21 anni fa, l’ex rossonero Ruud Gullit propose di interrompere le partite in casi del genere. Due decenni dopo la voce nel vento è stata ascoltata. Ora si vedrà se in gare ufficiali la nuova strada verrà battuta.

Nel frattempo la Digos, con la collaborazione del Commissariato di Busto, sembra avere già identificato i responsabili dell’accaduto. Sicuramente per loro si chiuderanno le porte di tutti gli stadi della penisola (grazie al Daspo) per almeno 5 anni. Contestualmente la società rossonera fa sapere che l’amichevole verrà recuperata, perché non si possono privare bambini e adulti per bene di uno spettacolo per il quale hanno legittimamente pagato.

2 commenti su “Pro Patria – Milan: cori razzisti, Boateng e la squadra se ne vanno”
  1. Mia Y. Levy ha detto:

    Uno dei protagonisti della brutta vicenda accaduta a Busto Arsizio, Kevin Prince Boateng, ha espresso tutto il suo rammarico per quanto avvenuto: “Shame that these things still happen… StopRacismforever”, “E’ una vergogna che queste cose succedano ancora”, questo il tweet del numero 10 rossonero dopo la sospensione dell’amichevole a seguito dei cori razzisti verso i giocatori del Milan. Anche la compagna del centrocampista ghanese, Melissa Satta, ha voluto esprimere il suo parere: ”Vergogna! E’ gente che non merita niente”, ha commentato anche lei via Twitter.

  2. rettilineo ha detto:

    SANSONE E TOTTI!!!. 2 fuoriclassi fuori??

    zeman e donadoni 2 cg**i.


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