Napoli: sei tu la squadra da battere
Di Lorenzo CristalloTorna la sosta per le nazionali e il campionato per circa quindici giorni va in soffitta. In queste prime sette giornate i panni da cannibale sono stati indossati dal Napoli, in cima alla classifica in solitaria, a punteggio pieno, in grado di inanellare sette vittorie su altrettante gare disputate. Tracciando un primo bilancio, di certo non definitivo, non è assolutamente proibitivo affermare che la banda azzurra sia una seria candidata alla conquista del titolo di campione d’Italia. Nel capoluogo campano guai a pronunciare la parola “scudetto”, in quel mix tra sacro e profano che induce alla cautela, ma è ovvio che mai come in questa stagione il Napoli possa ambire ad un ruolo da protagonista con l’intento di togliere la leadership, dopo sei anni di dominio incontrastato, alla Juventus. Gli uomini di Sarri ormai sciorinano un gioco mnemonico, fatto di rapidi fraseggi, puntuali verticalizzazioni, continue sgroppate lungo le corsie laterali, il tutto impreziosito dal fantastico tridente offensivo, composto da Insigne, Mertens e Callejon, in grado di creare seri grattacapi a qualsiasi difesa avversaria. Gli azzurri sembrano una macchina da guerra collaudata, concentrata su un unico obiettivo, ossia quello di non perdere terreno in cima alla classifica. Gli avversari fino ad ora affrontati, ad eccezione dell’Atalanta e della Lazio, non sono apparsi irresistibili, di certo le prossime gare in programma, dopo la sosta, contro Roma e Inter certificheranno il livello di maturità e di consapevolezza della propria forza da parte dei partenopei, che però al momento si godono un primato assolutamente meritato, costruito sulla base di un gioco ammaliante da vedere e travolgente in fase d’attacco. I numeri in tal senso sono alquanto emblematici: venticinque le reti realizzate, trentatre se contiamo anche i goal messi a segno in Champions League, mentre solo cinque subiti in serie A, al che la retroguardia azzurra è la terza migliore del torneo in compagnia della Juventus, meglio del Napoli hanno fatto Inter e Roma rispettivamente con tre e quattro reti al passivo. Ragionando sempre con i numeri, una nota di merito va assegnata a Mertens, oramai a suo agio nel ruolo di centravanti. Il folletto belga ha realizzato sette goal in sette gare di campionato disputate, mantenendo inalterata la media della passata stagione. Così come nel match contro il Cagliari, si è sbloccato anche il capitano Marek Hamsik, giunto a quota centoquattordici reti con la maglia azzurra, portandosi ad una sola distanza dal record instaurato da Diego Armando Maradona. Inoltre, mai come in questo caso, a mister Sarri non potrà essere additato il fatto di utilizzare sempre gli stessi calciatori. Il termine “titolarissimi” non appartiene più al tecnico toscano, che in queste prime sette giornate ha utilizzato ben ventuno calciatori, dando spazio e minutaggio a quasi tutta la rosa. L’unico neo proviene dal grave infortunio riportato da Arek Milik al ginocchio destro, un ko che lo terrà lontano dai campi per circa cinque mesi, ragion per cui Mertens sarà costretto a compiere gli straordinari, visto che in estate sia Pavoletti che Duvan Zapata sono stati ceduti altrove. Sarri, nelle vesti di allenatore scrupoloso e lungimirante, ha già in mente delle possibili alternative, dirottando Callejon nel ruolo di “falso nueve”, senza disdegnare l’opzione a sorpresa, Ounas, anche se il franco-algerino potrebbe rappresentare un’incognita in quella porzione di campo. In attesa che a gennaio approdi sotto l’ombra del Vesuvio, Roberto Inglese, già ingaggiato dal club azzurro e lasciato in prestito al Chievo, il Napoli veleggia dritto verso un sogno, quello di conquistare uno scudetto che latita da quelle latitudini dal lontano 1990. All’epoca a far sognare i cuori dei partenopei ci pensarono Maradona, Careca, Carnevale, mentre ora a dare fiato alle esultanze fragorose del caloroso pubblico napoletano spetta ad Insigne, Mertens, Callejon, tre moschettieri implacabili, terminali offensivi di un Napoli organizzato, motivato e irresistibile.
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