Ma Ibra non era incapace di segnare?
Di Daniele GrattieriLo additavano come campione dal potenziale non quantificabile ma goffo sottoporta, capace di sprazzi di classe pura e inarrivabile e incapace di mettere dentro il più invitante degli assist.
Questo era Ibrahimovic, svedesone dal grugno rabbioso e dalle leve lunghe, troppo lunghe per consentirgli un’adeguata agilità da cannoniere.
Oggi Ibra è il capocannoniere dell’Inter e sembra non voler smettere di segnare. Con il suo ultimo timbro i nerazzurri sono riusciti a non dare l’addio anticipato alla Champions, rimettendosi in carreggiata anche in Europa dopo aver riconquistato con il poker di Roma il primo posto solitario in serie A.
Oggi Ibra si gode le sue perle in compagnia del suo pubblico e – forse – dei sui detrattori: chi avrebbe potuto immaginare che oltre a far giostrare il pallone come un ballerino Ibra fosse in grado di segnare a raffica?
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