L’Inter a caccia del goal perduto
Di francodi Lorenzo Cristallo
È vero che è solo calcio d’agosto, è altresì vero che l’Inter ha effettuato una campagna acquisti faraonica con tanti volti nuovi e ci vorrà ancora del tempo per assemblarli al meglio ma un campanello d’allarme è scattato in seguito alle prime uscite stagionali. Il problema maggiore della squadra di Mancini, analizzando i test estivi è stata la mancanza di lucidità ed efficacia sotto porta. In quattro amichevoli disputate, i nerazzurri non hanno realizzato nemmeno una rete. Bayern Monaco-Inter :1-0, Milan-Inter: 1-0, Inter-Real Madrid: 0-3 e dulcis in fundo Galatasaray-Inter: 1-0, quattro partite di livello internazionale con il magro bottino di non aver mai gonfiato la rete avversaria. Icardi e Palacio hanno pagato il fatto di esser stati mal supportati nel gioco dal resto della squadra ed hanno pagato il dazio di essere poco cinici sotto porta. Nel test amichevole di ieri pomeriggio ad Istanbul, contro i turchi del Galatasaray, Mauro Icardi ha sciupato un’occasione d’oro a tu per tu con il portiere Muslera, una situazione che nello scorso campionato il bomber argentino difficilmente avrebbe mandato alle ortiche, ed invece ora sarà per i carichi di lavoro, sarà per una forma ancora piuttosto approssimativa, ma del cinismo di Icardi non si ha nemmeno l’ombra.
Alla corte del tecnico di Jesi ora è giunto anche Jovetic, ennesimo colpo di mercato ad effetto del duo Ausilio-Fassone, ma da ciò che si è intravisto ieri, al Turk Telekom Arena, il montenegrino è ancora in ritardo di condizione e ci sarà tanto da lavorare per portarlo in uno stato di forma tale da entrare in pianta stabile nel gioco del Mancio.
Oltre alle pecche evidenziate nel reparto avanzato, queste prime uscite stagionali hanno messo in mostra una tenuta tutta da maturare nei due centrali di difesa. Ieri per la prima volta hanno giocato dall’inizio Murillo e Miranda, la coppia di difensori incaricata a rivestire il ruolo di titolari in questa stagione e il brasiliano ex Atletico Madrid non è apparso impeccabile in molte circostanze ed ha sulla coscienza il goal realizzato da Sneijder che lo ha saltato agevolmente con una finta prima di effettuare la conclusione in porta. Anche il colombiano Murillo non è stato esemplare nel test contro i blancos del Real Madrid, palesando una condizione piuttosto arrugginita.
Anche l’uomo conteso nel derby di mercato con il Milan, ovvero sia Kondogbia, nonostante i proclami della vigilia, ad oggi non è assolutamente paragonabile a Pogba. Molto spesso è apparso fuori dalla manovra e poco incisivo in fase di impostazione del gioco, sicuramente con il tempo assimilerà a pieno i dettami tattici del Mancio ma ad oggi sbilanciarsi con paragoni arditi su di lui appare piuttosto azzardato.
D’ora in avanti, i nerazzurri hanno sulla tabella di marcia altre due amichevoli contro Athletic Bilbao e Aek Atene oltre al trofeo Tim contro Sassuolo e Milan e poi si farà sul serio a partire dal 23 agosto quando per la prima di campionato, l’Inter affronterà a San Siro l’Atalanta, il primo match con tre punti in palio.
In fase di mercato in attesa di stringere per Perisic ed ufficializzare Felipe Melo (ieri assente tra le fila del Galatasaray), la dirigenza deve compiere l’opera di smantellamento della rosa. Il tetto massimo di venticinque giocatori dovrà essere rispettato e attualmente le unità a disposizione di Mancini sono più di trenta. In uscita vi sono Andreolli, Nagatomo vicino a vestire proprio la maglia giallorossa del Galatasaray, Schelotto che si allena alla Pinetina dopo non esser stato riscattato alle buste dal Chievo Verona, Shaqiri, la cui trattativa con lo Schalke 04 ha subito una brusca frenata e di conseguenza è in stand by l’affare Perisic con il Wolfsburg e D’Ambrosio che nelle ultime ore, secondo voci di mercato, era stato accostato alla Juventus.
Cantiere aperto in casa nerazzurra per limare quelle pecche evidenziate in fase di preparazione per poi iniziare una stagione che per gli investimenti profusi non potrà che esser vissuta da protagonista (per lo meno i tifosi interisti lo sperano).
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