Vieri ti odio
Di Daniele Grattieri
Non è un’invettiva contro la persona. Piuttosto uno sfogo contro ciò che rappresenta e contro chi (come fanno oggi Gazzetta.it e SportWeek) gli riserva copertine, interviste, spazio mediatico.
Guardatelo nella foto: si presentò l’anno scorso davanti al pubblico del Doria e poi fece marcia indietro. Una delle tante gaffe presuntuose e superficiali che costellano la sua carriera, fatta di primi piani, flirt famosi, tante maglie, poca classe e ancor meno impegno e dignità.
Ma Vieri non ne ha colpa, è un prodotto di questo calcio, che preferisce i personaggi agli uomini veri.
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