Gonalons approda a Roma, ma l’ambiente teme cessioni illustri

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Nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 19:22, è atterrato a Fiumicino Maxime Gonalons. Il centrocampista francese, proveniente dal Lione, quest’oggi sosterrà le consuete visite mediche presso la clinica “Villa Stuart” per poi recarsi a Trigoria per una prima conoscenza con i vertici del club capitolino e a seguire apporrà la sua firma sul contratto: un triennale da 2,5 milioni di euro a stagione, mentre la Roma verserà nelle casse del club transalpino circa 5 milioni di euro più 2 di bonus. Gonalons ,che nelle scorse sessioni di mercato estive era stato accostato più volte al Napoli, abbraccerà la causa giallorossa portando con sé la sua elevata esperienza internazionale, maturata in otto anni trascorsi al Lione, in cui tra partecipazioni ad Europa League e Champions League ha collezionato sessanta presenze impreziosite da cinque goal. Il suo arrivo va ad aggiungersi a quelli di Héctor Moreno, Karsdorp e Pellegrini, ma ciò che preoccupa maggiormente la piazza romanista è l’operato della società in uscita. Salutato Salah approdato al Liverpool per 42 milioni di euro più 8 di bonus, fornendo un’imponente boccata d’ossigeno per quanto riguardi il fair play finanziario e Paredes, volato in Russia, allo Zenit San Pietroburgo presso la corte di Roberto Mancini, per 25 milioni di euro più bonus, potrebbero esserci altri giocatori di spicco in lista di partenza. Rudiger è corteggiato dal Chelsea di Antonio Conte, con il club londinese pronto ad effettuare un cospicuo esborso economico di 33 milioni di euro più bonus. Il difensore centrale tedesco è sempre stato un pallino per i Blues che già la scorsa estate tentarono un affondo su di lui, senza riscuotere, però, particolare successo. Un altro nome caldo è quello di Manolas. Il greco ha rifiutato ,nella scorsa settimana, l’approdo allo Zenit San Pietroburgo, non presentandosi alle visite mediche che si sarebbero tenute presso la clinica “Villa Stuart” in quanto non convinto dal punto di vista economico del cambio tra euro e rubli. Lo Zenit era disposto a versare circa 30 milioni di euro alle casse del club del presidente Pallotta, ma al fotofinish, tale trattativa è saltata bruscamente. Sul calciatore suonano sirene inglesi, con il Manchester United alla finestra. Potrebbe abbandonare la Capitale anche El Shaarawy, il quale nell’anno che conduce ai Mondiali, reclama maggiore spazio, motivo per cui potrebbe accettare di buon grado il corteggiamento messo in atto, negli ultimi giorni, da parte del Torino di Sinisa Mihajllovic. Ma l’ultimo nome che sta scuotendo la Roma giallorossa è quello di Nainggolan. Il “ninja” non appare così convinto di rinnovare il suo contratto con il club capitolino, prendendosi ulteriore tempo al fine di riflettere e compiere le giuste valutazioni. Dietro questo tentennamento potrebbe esserci l’ammiccamento da parte dell’Inter , fortemente interessata ad accaparrarsi le gesta del vulcanico centrocampista belga-indonesiano, ben noto a Luciano Spalletti. I vertici nerazzurri appaiono disposti a formulare una prima offerta da 40 milioni di euro, senza mettere sul piatto alcuna contropartita tecnica, ma la società romanista ha dichiarato di non sedersi attorno al tavolo delle trattative per importi inferiori ai 70 milioni di euro. La Roma non vuole svendere uno dei suoi maggiori pezzi pregiati, effettuando una richiesta shock. Il club di corso Vittorio Emanuele non esclude di formulare un rilancio verso l’alto, mettendo gli occhi su uno dei calciatori più corteggiati in Europa. Sempre parlando di uscite, per quanto concerne il reparto dei portieri, dopo l’addio di Szczesny, il quale è tornato, dopo il prestito biennale, all’Arsenal, potrebbe non mettersi al servizio della banda di Di Francesco, Skorupski, che desidererebbe giocare piuttosto che  rivestire il ruolo di secondo alle spalle di Alisson. A questo punto nel ruolo di vice prende quota l’ipotesi Diego Alves, estremo difensore brasiliano, classe 1985, di proprietà del Valencia. La calda piazza giallorossa inizia a rumoreggiare. Il timore fondato è che queste possibili cessioni illustri possano depotenziare una squadra che tanto bene ha fatto nell’ultima stagione, con il serio rischio di perdere contato con le prime della classe, accontentandosi di un campionato di basso profilo. Esprimere valutazioni in tal senso ai primi di luglio potrebbe essere azzardato e fuori luogo ma di certo un’eventuale cessione di Nainggolan potrebbe essere difficile da sostituire degnamente, con la conseguenza di un indebolimento notevole all’interno dell’organico.


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