Fuoriclasse d’oltralpe, Italia? No grazie
Di Daniele GrattieriUn tempo un giocatore brasiliano o africano, di qualunque età e qualità – brocco o campione, per intenderci – avrebbe falsificato il passaporto per avere l’opportunità di giocare in Italia. Anzi, c’è chi lo fece davvero (Eriberto/Luciano, ad esempio).
Oggi si assiste, ad ogni battito di calciomercato, ad una triste (per noi) sequela di “no grazie” verso le sirene delle tre grandi. Ne sa qualcosa il Milan, che ha da poco incassato il doppio dissenso di Eto’o e Ronaldinho, ben felice di continuare a vestire la maglia del Barcellona.
Un brasiliano e un africano che rifiutano il Milan, la squadra più importante d’Europa, che ha appena vinto l’ennesima Champions e che gioca nel campionato la cui rappresentativa nazionale è Campione del Mondo in carica.
Purtroppo non è fantacalcio, è la realtà: perchè secondo voi?
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