Allegri guarda al futuro: “L’anno prossimo sarà diverso…”
Di Alessandro Lugli“Dobbiamo chiudere bene: veniamo da due sconfitte di fila in campionato, possiamo centrare l’Europa League ma non dipende solo da noi”. Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri presenta così l’ultima fatica dei bianconeri in campionato, la trasferta di Udine. “Loro non hanno più nulla da chiedere ma le partite contro la Juve sono sempre le più importanti. I giocatori non sono robot e hanno dato il massimo tra Empoli e Milan, dispiace perché avremmo potuto giocarci qualche speranzella per chiudere tra le prime quattro”.
Come sta la squadra?
Il gruppo sta bene, abbiamo fatto buoni allenamenti. Vogliamo chiudere bene a Udine, dopo due sconfitte, e provare a centrare l’Europa League. Dobbiamo fare una bella partita, l’Udinese proverà a batterci. Dopo due sconfitte ci teniamo a chiudere bene.
C’è qualcosa che si rimprovera?
A fine di ogni stagione si fa il bilancio, sia che sia vincente che come questa dove non abbiamo alzato trofei. Questo fa parte del lavoro. A parte l’ultima parte di stagione, che è stata anomala, nella prima potevamo fare meglio.
Questa esperienza l’ha maturata? E la squadra?
Ognuno di noi da questa gestione ne uscirà migliore in termini di equilibrio. Quando le cose vanno bene non ci si deve esaltare, quando ci sono queste vicissitudini non ci si deve abbattere.
Che bilancio traccia dopo il suo ritorno?
Sapevo che avrei avuto difficoltà a vincere, il che significa che la Juve, quando sono tornato, era in fase di costruzione. Diverso è avere l’ambizione di vincere sempre, ma su questo sono sempre stato molto chiaro. Così come non è in dubbio il mio entusiasmo. I ragazzi che stiamo lanciando sono un patrimonio per il calcio italiano: il prossimo anno sarà diverso e domani sera capiremo che competizioni disputeremo, per cominciare la pianificazione, e per ripartire il 10 luglio.
Cosa diresti ai tifosi che ti criticano e che chiedono il tuo cambio?
A livello professionale tutti alla Continassa non hanno da rimproverarsi niente. Poi ovviamente ci sono i contenti e gli scontenti e fa parte del gioco. Il calcio non è una scienza esatta, dobbiamo analizzare questi due anni con serietà. Nella vita è impossibile mettere tutti d’accordo. L’unica cosa è lavorare con serenità e professionalità, cercando di sbagliare il meno possibile. Noi abbiamo un’ottima base per l’anno prossimo e a tutto c’è una soluzione. Non bisogna farsi trascinare dalla negatività. Ma tutto verrà valutato da lunedì.
Come sta Vlahovic? E sul mercato?
Di mercato non parlo, ci pensa la società. Io posso dare solo consigli. Dusan ha segnato comunque dieci gol nonostante la pubalgia e le difficoltà, ha tutte le potenzialità per fare un’ottima carriera. Domani Vlahovic non ci sarà come Bremer, De Sciglio, Fagioli e Pogba.
Ci sarà un incontro con la società?
Dopo la fine del campionato sapremo con chiarezza cosa faremo la prossima stagione e partendo da questo la società farà le sue valutazioni, pensando ai bilanci che devono essere rispettati. Sono convinto che potremo fare un’ottima stagione.
C’è più stanchezza o voglia di ripartire?
Abbiamo rabbia e voglia di ripartire, perché quando non vinci ti rimane questo, sennò diventi come tanti altri, per cui vincere e perdere è uguale. Dovremo mettere l’anno prossimo questa rabbia sul campo, con equilibrio, per essere protagonisti fino alla fine.
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