Napoli-Roma, Higuain-Totti: testa a testa fino alla fine
Di Emanuele SaccardoAncora 180 minuti. Solo 180 minuti. Possono sembrare infiniti o correre via più veloci di Bolt, dipende dal tuo stato d’animo, ce lo ha insegnato Einstein. Nell’economia di una stagione intera sembrano essere poca cosa, come il nostro sistema solare paragonato all’inafferrabile estensione dell’Universo. Eppure, se ti avvicini, ti rendi conto che là dentro ci può stare tutto e il contrario di tutto. Sia in quei 180 minuti che nel nostro sistema solare. Figurati su un singolo pianeta. Questione di proporzioni, punti di vista, emozioni.
Così accade che le galassie Roma e Napoli, i pianeti Totti e Higuain, aspettino quei benedetti – o maledetti – 180 minuti per sancire i verdetti definitivi di questa Serie A. Soltanto 2 partite per decretare chi entrerà in Champions League dal portone principale e chi dalla porta di servizio. E farà una signora differenza, sia sul calendario che sul bilancio. Al Napoli mancano la trasferta contro il Torino e la gara interna con il Frosinone, ai giallorossi toccheranno la partita casalinga di fronte al Chievo e la visita a San Siro sulla sponda rossonera.
Sulla carta potrebbe essere tutto facile per il Napoli: Sarri può blindare il secondo posto affrontando una squadra salva e sazia però parecchio in salute (Toro) e una che all’ultimo giro di orologio potrebbe essere già retrocessa (Frosinone). Il compito teoricamente più arduo potrebbe toccare alla Roma, non tanto contro il Chievo che vive la stessa situazione del Torino, quanto con il Milan. Il Diavolo sarà pure allo sbando, ma un moto di orgoglio e magari la speranza di scavalcare o tenere di nuovo lontano il Sassuolo sono fattori che possono spostare gli equilibri.
Nel mezzo della sfida a distanza tra Napoli e Roma, in quei 2 soli punti che le separano, ci sono le storie di Gonzalo Higuain e Francesco Totti. Ieri, rispettivamente contro Atalanta e Genoa, il Pipita si è ripreso la scena con una doppietta decisiva ai fini del risultato e che lo issa a quota 32 centri stagionali (-3 dal record di Nordahl), il capitano giallorosso ha invece confermato che la sua presenza è qualcosa di più che preziosa. Se Higuain ha cancellato il digiuno dal gol che durava da un mese (complice la squalifica post Udinese), Totti ha ribadito che il rinnovo chiesto plebiscitariamente dal popolo giallorosso non è soltanto un atto di riconoscenza alla carriera. Eh no: con Totti in campo negli ultimi minuti o nell’ultima mezz’ora come a Genova, la Roma si è presa 10 punti su 12. Se i capitolini hanno fatto naufragare il sogno Champions dell’Inter, molto merito sta in queste cifre.
Per Francesco 4 gol (Atalanta, doppietta al Torino e punizione capolavoro ieri al Genoa) e un mezzo assist nel big match proprio contro il Napoli, tramutato in rete da Naingollan. Dopo lo sfogo per le troppe panchine e la gestione impeccabile del caso da parte di Spalletti (al netto della conferenza stampa post Toro), Totti ha risposto con il silenzio fuori e il talento dentro il campo. A 40 anni si può giocare una Champions League? Certamente sì se ti chiami Francesco Totti. Perché, come ha detto ieri sera il suo allenatore, il capitano romanista è un gioiello, uno di quelli che non puoi mettere tutte le sere. Ma certe notti di Coppa, con il vestito buono, quel gioiello ti farà fare ancora bella figura.
RISULTATI POSTICIPI 36° TURNO SERIE A:
Genoa-Roma 2-3, Napoli-Atalanta 2-1
CLASSIFICA:
Juventus 88*, Napoli 76, Roma 74, Inter 64, Fiorentina 60, Sassuolo 55, Milan 54, Lazio 51, Chievo 49, Torino 45, Empoli e Genoa 43, Bologna e Atalanta 41, Sampdoria 40, Udinese 38, Carpi e Palermo 35, Frosinone 31, Verona 25
*campione d’Italia
PROSSIMO TURNO (7 e 8 maggio):
Inter-Empoli, Milan-Bologna, Roma-Chievo, Fiorentina-Palermo, Carpi-Lazio, Frosinone-Sassuolo, Sampdoria-Genoa, Atalanta-Udinese, Torino-Napoli, Verona-Juventus
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