Serie A: Toro batte Chievo. Pareggio fra Genoa-Frosinone. Vince la Samp. Analisi e commenti.

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Termina 3-0 la sfida tra Torino e Chievo nella ventiseiesima giornata del campionato di Serie A. Le reti di Belotti, Rincon e Zaza nella ripresa regalano tre punti alla squadra di Mazzarri. Il Torino soffre ma dilaga nel finale e conquista tre punti fondamentali per alimentare il sogno Europa League. Allo Stadio Olimpico il Chievo soccombe per 3-0 subendo tre reti negli ultimi quindici minuti ed e’ sempre piu’ fanalino di coda con soli dieci punti in classifica. I granata, ora appaiati a quota 41 al sesto posto con la Lazio, iniziano l’incontro con il solito 3-5-2 e con la conferma di Iago Falque al fianco di Belotti, i gialloblu con il 4-3-1-2 ma costretti ad operare il primo cambio gia’ al 18′, con Schelotto portato fuori in barella per un infortunio al ginocchio destro e sostituito da Depaoli. Il Torino prova a sfondare dal lato di Ansaldi (dal 1′ a causa dell’infortunio nel riscaldamento di Ola Aina) ma concede il fianco alle ripartenze della squadra di Di Carlo che ha una buona chance al 10′: Giaccherini scappa in posizione regolare ma strozza troppo il sinistro senza arrecare pericoli alla porta di Sirigu. Dopo il sentito omaggio ad Astori al minuto 13, il Toro prova ad alzare con continuita’ il proprio baricentro ma il giro palla non allarga le maglie dei clivensi in un primo tempo bloccato e con Sorrentino praticamente inoperoso: dopo due minuti di recupero le squadre rientrano negli spogliatoi sullo 0-0 accompagnate da qualche fischio degli oltre 20.000 spettatori presenti. Nella ripresa la musica cambia totalmente: al 48′ Sirigu salva per due volte sottomisura su Djordjevic (con concorso di colpa dell’ex Lazio, poco cattivo a pochi passi dalla porta) e supera il record del club di Luciano Castellini della stagione 1976/77 al 51′, proprio mentre Izzo sfiora il vantaggio impegnando Sorrentino dall’altro lato del campo. Mazzarri decide a questo punto di dare piu’ consistenza al fronte offensivo sostituendo l’ammonito Lukic con Zaza ma poi deve fare a meno di Iago Falque, che chiede il cambio al 62′ e viene rilevato da Berenguer. Proprio dal piede dello spagnolo nasce al 68′ la prima vera pallagol per il Toro: calcio di punizione dalla sinistra, Sorrentino esce a vuoto e alle sue spalle Belotti non riesce a centrare lo specchio della porta di testa. Il “Gallo”, pero’, fa crollare il muro gialloblu al 76′: Zaza – che pochi minuti prima ci aveva provato con una bella punizione respinta dall’estremo difensore avversario – lavora di sponda per il capitano granata che trova una gran conclusione dal limite. Il Chievo ci prova nel finale con orgoglio ma con troppa frenesia: il Toro prende cosi’ il sopravvento nel recupero segnando due reti con Rincon, che ruba palla a Diousse e mette sotto l’incrocio, e Zaza che approfitta della dormita di Andreolli e fissa il risultato sul 3-0, per la sesta partita consecutiva dei granata conclusa senza subire gol. (raisport.it)

UDINESE-BOLOGNA 2-1: Vince e convince l’Udinese di Nicola che, grazie alle reti di De Paul e Pussetto, mette ko un buon Bologna che, nonostante la rete di un eterno Palacio, colleziona la terza sconfitta consecutiva ed e’ a -4 dall’Empoli. La prima occasione da rete al 12′, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Santander: il pallone, ribattuto da Musso, arriva sui piedi di Mbaye che da ottima posizione centra in pieno il palo. Sospiro di sollievo per il pubblico friulano. La risposta dei padroni di casa al 23′ con Pussetto che in area viene tirato per la maglia da un Poli un po’ troppo leggero: Massa indica il dischetto, nonostante le proteste degli uomini di Mihajlovic. Dagli undici metri si presenta De Paul che con una conclusione precisa non lascia scampo a Skorupski: 1-0. Incassata la rete dello svantaggio, il Bologna non si demoralizza e prova immediatamente a ripartire alla ricerca della rete del pareggio. L’undici di casa prova ad arginare la reazione veemente degli emiliani che, dopo una fase di netto dominio, riesce ad abbattere, al 39′, il muro difensivo bianconero: Orsolini di prima spedisce rasoterra in area friulana dove Palacio, a rimorchio, non deve fare altro che spingere il pallone in rete per l’1-1 che chiude la prima frazione di gara. Al ritorno in campo, partono forte i padroni di casa che, al 7′, su azione di ripartenza innescata da Okaka, Pussetto si inserisce bene in area avversaria e conclude di prima intenzione, ma Skorupski e’ reattivo e nega la gioia del gol all’argentino. Il ritmo della gara non diminuisce e il Bologna, scampato il pericolo, prova nuovamente a rendersi pericoloso: al 15′ Soriano ci prova con una bella girata al volo in area friulana, ma la mira dell’ex Sampdoria non e’ all’altezza della conclusione e il pallone finisce alto sopra la traversa. Il forcing offensivo emiliano crea diversi problemi alla retroguardia bianconera che, al 27′, rischia grosso sulla conclusione a giro di Santander, ribattuta all’ultimo momento dall’intervento salvifico di Ekong. Smaltito lo spavento, i padroni di casa provano a riorganizzarsi e, dopo un’azione di ripartenza ben gestita, al 34′, Larsen si invola sulla destra e disegna una parabola perfetta per Pussetto che di testa anticipa tutti e scarica il pallone in rete per il 2-1 che chiude la gara e regala una vittoria preziosissima ai bianconeri. Per il Bologna il discorso salvezza si complica non poco. GENOA-FROSINONE 0-0: Poche emozioni e nessun gol tra Genoa e Frosinone. A Marassi finisce 0-0 ed e’ decisamente un’occasione sprecata per i padroni di casa, in superiorita’ numerica per quasi un’ora di gioco dopo l’espulsione di Cassata ma incapaci di segnare almeno un gol. Per i ciociari, impegnati nella difficile rincorsa alla salvezza, e’ invece un punto importante che consente di ridurre la distanza dal quartultimo posto occupato dall’Empoli, ora lontano cinque punti. Allo stadio Ferraris le due squadre sono schierate in modo molto diverso, un eclettico 4-3-3 del Genoa contro il classico 3-5-2 del Frosinone, ma il primo tempo e’ molto equilibrato. I padroni di casa hanno un leggero predominio nel possesso palla, ma i ciociari provano a ripartire appena possibile. Di occasioni da gol se ne vedono poche. La prima e’ degli ospiti dopo neppure quattro minuti: Ciano trova il giusto corridoio sulla destra per lanciare Paganini, ma l’esterno calcia alto ignorando Pinamonti al centro dell’area. Il Genoa risponde con un tentativo di Bessa dalla distanza, troppo centrale per impensierire Sportiello. Nel botta e risposta ci prova Pinamonti al 15′, senza pero’ trovare la porta sul bel cross di Molinaro. Dall’altra parte risponde Sanabria con una punizione quasi perfetta che sfiora il palo. Al 34′ la svolta del match: Cassata, gia’ ammonito per un fallo tattico su Biraschi, si ripete con un intervento scomposto e falloso sullo stesso difensore del Genoa lasciando il Frosinone in dieci. Baroni schiera la propria squadra con un 3-4-2 chiedendo maggiore sacrificio in copertura al capitano Ciano e fino all’intervallo concede solo un’opportunita’ a Bessa, il cui tiro dal limite e’ centrale. Dopo l’intervallo Prandelli decide di accrescere il peso offensivo del Genoa inserendo l’attaccante Pandev (alla 400esima presenza in A) per il difensore Biraschi e spostando l’offensivo Lazovic nel ruolo di terzino. La manovra della squadra ligure resta pero’ lenta e prevedibile. Le deboli e imprecise conclusioni di Criscito, Zukanovic e Sanabria non spaventano Sportiello, che invece al 68′ deve ringraziare Capuano, bravo e fortunato nel respingere a pochi passi dalla porta la conclusione vincente di Lazovic. Il Frosinone affida le sporadiche ripartenze all’inesauribile Paganini, che al 71′ colpisce addirittura la traversa in un’azione comunque viziata dal fuorigioco iniziale di Pinamonti. Il finale e’ naturalmente tutto del Genoa, che si riversa nella meta’ campo avversaria ma lo fa con confusione. L’unica vera opportunita’ e’ un destro di Lerager che sfiora il palo al minuto 85. E cosi’ finisce 0-0 tra i fischi del Ferraris. (raisport.it)

Nella 26a giornata di A, la Sampdoria batte 2-1 la Spal e continua la rincorsa all’Europa League. L’uomo copertina al Mazza è Fabio Quagliarella, che realizza una doppietta tra il 4′ semirovesciata) e l’11’ (colpo di testa), colpisce un palo da 30 metri (24′) e impegna Viviano altre due volte. Gli estensi, che non vincono in casa dal 17 settembre, crescono nella ripresa: il Var annulla un gol a Floccari (60′), tardiva la punizione di Kurtic (95′). Gli aggettivi sono finiti da un pezzo per descrivere Fabio Quagliarella che, come il vino, più invecchia e più migliora. Al Mazza va in scena un vero e autentico show del 36enne attaccante, che ammutolisce i tifosi ferraresi e tiene vive le ambizioni europee dei blucerchiati. Un pomeriggio da incubo per l’amico Viviano che, nel giro di 7′, deve arrendersi alle magie dell’ex compagno. Quaglia rompe l’equilibrio con una splendida semi-rovesciata su assist di Bereszynski (4′), poi salta in cielo sul perfetto cross di Fares e schiaccia di testa alle spalle del numero 1 della Spal (11′). Ma le grandi giocate non finiscono qui, perché nel primo tempo c’è anche uno splendido tacco per Saponara, un clamoroso palo di sinistro da 30 metri e un’altra chance per la tripletta negatagli da Viviano con il ginocchio. La Spal del primo tempo è davvero in balia del Doria e il solo Petagna testa i riflessi di Audero. Cionek è in giornata no, il centrocampo fa poco filtro e manca in costruzione e in pratica i ragazzi di Giampaolo fanno quello che vogliono. Mentre lo show di Quagliarella va avanti anche nelle ripresa (destro a giro che costringe Viviano al grande intervento e tiro di controbalzo alto di pochissimo), Semplici torna al classico 3-5-2 e il gioco ne beneficia. I padroni di casa, però, confermano di avere scarso feeling con il Var che fa annullare il gol di testa di Floccari che avrebbe riaperto la gara al 60′. Pasqua ci impiega 5′ minuti e alla fine la rete viene cancellata per un fuorigioco di Petagna che ostacola Bereszynski in marcatura su Floccari. Il pubblico di casa non la prende bene e un sacco di gente lascia lo stadio per protesta. Giampaolo toglie il suo fenomeno dopo 69′, ma i suoi ragazzi stringono i denti e portano a casa tre punti fondamentali nella corsa a un posto in Europa League. Tardiva quanto splendida la punizione di Kurtic al 95′. Il Mazza rimane tabù, visto che i tre punti mancano dal 17 settembre 2018 (2-0 all’Atalanta).

LE PAGELLE Viviano 6,5 – Nulla da fare sui gol dell’amico ed ex compagno Quagliarella, ne evita altrettanti. Petagna 6 – Nel primo tempo l’unico lampo è il suo, lotta e fa a sportellate per tutta la partita. Cionek 4 – Pomeriggio da incubo per il difensore polacco. Quagliarella lo fa impazzire e nel finale si becca un rosso diretto per un fallo su Defrel da ultimo uomo. Quagliarella 8,5 – Due gol, di cui uno bellissimo in semirovesciata, un incredibile palo da 30 metri, due occasioni sventate da Viviano e un tiro di controbalzo alto di poco. In 69 minuti l’attaccante doriano ha distrutto la Spal. Record personale di gol eguagliato e CR7 agganciato in vetta. Colley 7 – Una sbavatura che poteva costare cara dopo soli 14 secondi è l’unica macchia di una prestazione davvero convincente. Gabbiadini 5,5 – Nota stonata del pomeriggio doriano. Mentre il compagno di reparto fa faville, lui non è quasi mai pericoloso.

IL TABELLINO SPAL-SAMPDORIA 1-2

Spal (4-4-2): Viviano 6,5; Cionek 4, Bonifazi 5, Felipe 5,5 (38′ st Antenucci sv), Fares 5,5; Valoti 5 (34′ st Jankovic sv), Schiattarella 5 (10′ st Murgia 6), Missiroli 5,5, Kurtic 6; Floccari 6, Petagna 6. A disp.: Gomis, Fulignati, Poluzzi, Regini, Valdifiori, Vicari, Dickmann, Costa, Paloschi. All.: Semplici 5

Sampdoria (4-3-1-2): Audero 6; Bereszynski 6,5, Colley 7, Andersen 6, Sala 6; Praet 6,5 (43′ st Murru sv), Vieira 6, Linetty 6,5; Saponara 6 (14′ st Jankto 5,5); Gabbiadini 5,5, Quagliarella 8,5 (24′ st Defrel 6,5). A disp.: Rafael, Belec, Sau, Tavares, Ferrari. All.: Giampaolo 6,5 Arbitro: Pasqua Marcatori: 4′ e 11′ Quagliarella (Sa), 50′ st Kurtic (Sp)

Ammoniti: Fares (Sp), Vieira (Sa), Valoti (Sp), Sala (Sa), Audero (Sa) Espulsi: Al 52’st Cionek (Sp) per aver steso Defrel da ultimo uomo

LE STATISTICHE • Fabio Quagliarella è il secondo giocatore della storia della Sampdoria in grado di segnare almeno 19 gol in due stagioni di Serie A consecutive: il primo e unico prima di lui fu Montella (1996/97 e 1997/98). • Quagliarella è il terzo giocatore della storia della Serie A a segnare almeno 19 gol in un campionato dopo aver compiuto 36 anni d’età (Toni nel 2014/15 e Piola nel 1950/51 gli altri due). • Quagliarella ha segnato 19 gol in questo campionato: eguagliato il suo record in Serie A (19 reti in 35 presenze nel 2017/18). • La SPAL non trova il successo interno in campionato da 11 partite (6N, 5P): la striscia più lunga per i ferraresi in Serie A, che non avevano mai fatto peggio di sette gare casalinghe senza vittorie. • La SPAL ha vinto solo due delle ultime 22 partite di campionato (8N, 12P). • 4 degli 8 assist in Serie A di Linetty sono stati per gol di Quagliarella, inclusi tutti gli ultimi 3. • Fabio Quagliarella ha preso parte attiva a 8 degli ultimi 10 gol della Sampdoria in Serie A (7 reti, un assist). • Quagliarella è uno dei 4 giocatori di questo campionato (con Zapata, Milik e Ronaldo) ad aver segnato almeno 4 marcature multiple in questo campionato. • Quagliarella ha segnato 38 gol negli ultimi due campionati di A, quattro in più di quelli accumulati nei precedenti quattro. • 66 dei 146 gol in Serie A di Quagliarella sono arrivati con la maglia della Sampdoria (il 45%). • Quello di Quagliarella è il primo gol subito dalla SPAL nei primi 10 minuti di gioco in questo campionato. • Gol più veloce della Sampdoria in questo campionato: era da inizio dicembre che la squadra blucerchiata non trovava il gol nei primi 10 minuti di gioco. • Kurtic ha partecipato attivamente a 6 degli ultimi 12 gol della SPAL in Serie A (4 reti e 2 assist). • Secondo gol su punizione diretta di Kurtic in Serie A (il primo risaliva al maggio 2014 contro la Fiorentina). (sportmediaset)

Il Pescara vince 2-0 in casa contro lo Spezia e sale, almeno momentaneamente, al terzo posto in classifica. Decisive le reti di Mancuso (19’) e di Crecco (59’). Liguri praticamente mai in partita. Il Perugia supera 3-1 tra le mura amiche la Salernitana: Verre (28’) e Sadiq (31’) aprono le marcature, Casasola (35’) riapre il match che però viene chiuso nella ripresa da Han Kwang-song (71’) nonostante l’inferiorità numerica degli umbri per l’espulsione di Sadiq al 54’.

PESCARA-SPEZIA 2-0 Una botta di Mora dalla distanza, deviata da Bruno, mette subito i brividi a Fiorillo dopo appena due minuti di gioco; pallone alto di poco sopra la traversa. È solo l’inizio. Perché al 19’ Mancuso sfrutta perfettamente la torre di Memushaj, su cross di Marras, e insacca facilmente sulla linea di porta da solo sul secondo palo. Quarto gol consecutivo e diciassettesimo stagionale per il vicecapocannoniere della serie B, già a segno contro i liguri all’andata, oltre alla tripletta dell’aprile di un anno fa, sempre all’Adriatico. Lo stesso Mancuso avrebbe la possibilità di raddoppiare ma il suo sinistro viene bloccato senza problemi da Lamanna. Allo scadere Scognamiglio colpisce di testa senza saltare, ma la sfera termina fuori. Al 59’ Crecco raddoppia di testa scegliendo perfettamente il tempo su un calcio d’angolo dalla destra battuto da Memushaj (secondo assist per lui). A metà del secondo tempo lo Spezia rimane in 10 uomini per l’espulsione di Da Cruz, che trattiene Ciofani e si prende il suo secondo giallo. Nel finale Mora prova un paio di volte di segnare in acrobazia ma è impreciso e non riesce a inquadrare la porta. Il Pescara risolve così agevolmente la pratica Spezia, torna alla vittoria dopo lo stop di Benevento e può festeggiare la temporanea terza posizione.

PERUGIA- SALERNITANA 3-1 Al 5’ Sadiq arriva a tu per tu col portiere avversario che è bravo a chiudergli lo specchio della porta. Ancora Sadiq protagonista poco più tardi, con un traversone dalla destra per il tiro di Verre respinto dalla difesa campana in corner. Melchiorri prova a girare un calcio d’angolo ma finisce a lato. Al 28’ i padroni di casa passano in vantaggio con il destro di Verre dal limite, sporcato da Mantovani. Alla mezz’ora Sadiq raddoppia su assist dell’autore del primo gol, tirando una fucilata sotto la traversa sulla quale nulla può fare Micai. Quando la partita sembra in discesa per la squadra di Nesta, la Salernitana accorcia le distanze al 35’: Casasola (alla sua centesima presenza in serie B) indovina il diagonale nell’angolino basso, sull’invito di Anderson, che non lascia scampo a Gabriel. La gara si riapre ed entra ancora di più nel vivo a inizio ripresa quando Sadiq si fa espellere ingenuamente per due ammonizioni ricevute nell’arco di 60 secondi, per l’intervento in ritardo su Pucino: Perugia in 10 al 55’. Nonostante l’inferiorità numerica, il Perugia torna in vantaggio di due reti al 71’: punizione battuta da Falzerano, sponda di testa da parte di Gyomber per l’accorrente Han Kwang-song, subentrato a Melchiorri pochi minuti prima. 3-1 nel momento più complicato per gli umbri che, con questo successo, salgono momentaneamente al settimo posto.

(sportmediaset)


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