Napoli coraggioso ma deve arrendersi davanti alla maestosità del City
Di Lorenzo CristalloNulla di fatto per il Napoli. Gli azzurri nonostante il massimo impegno, la spiccata buona volontà, la grinta e la determinazione messa in mostra soprattutto nella prima mezzora della gara, sono costretti ad alzare bandiera bianca dinnanzi alla spinta d’urto e all’organizzazione di gioco impeccabile del Manchester City, compagine tra le più forti e attrezzate nel panorama calcistico europeo. Gli azzurri crollano 2-4 al cospetto degli uomini guidati da Pep Guardiola, mettendo a serio rischio la qualificazione agli ottavi di Champions League. Complice la vittoria dello Shakhtar sul Feyenoord per 3-1, al momento la classifica del gruppo F vede in testa i Citizens a punteggio pieno dopo quattro gare disputate e matematicamente qualificati al turno successivo, seguono gli ucraini a quota nove, poi Mertens e compagni con tre punti all’attivo, fanalino di coda il Feyenoord a zero. Giunti a questo punto, la sfida in programma il prossimo 21 novembre tra i partenopei e lo Shakhtar sarà fondamentale per il destino degli azzurri: in caso di successo bisognerebbe poi sperare in un ko sempre da parte della formazione di Donetsk, nell’ultima giornata, contro il City, al fine di passare il turno, fermo restando che il Napoli dovrà conquistare inevitabilmente sei punti nei prossimi due incontri per non abbandonare anzitempo il proprio cammino nella massima competizione europea. Da segnalare, inoltre, una cattiva notizia per mister Sarri, ossia l’infortunio riportato da Ghoulam nel corso del primo tempo: per il terzino sinistro algerino si sospetta una lesione del legamento crociato del ginocchio. Quest’oggi verranno effettuati gli esami strumentali ma le prime notizie che filtrano non sono affatto rassicuranti. Riavvolgendo il nastro del match, i padroni di casa mostrano un piglio travolgente, mettendo alle corde la compagine inglese. Al 21’ a spezzare gli equilibri, quindi, è proprio il Napoli attraverso uno scambio tra Insigne e Mertens, con quest’ultimo che poi appoggia in avanti per lo “scugnizzo” azzurro che a tu per tu con Ederson non sbaglia. Al 31’, come detto, Ghoulam avverte un fastidio al ginocchio ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco, al suo posto il tecnico toscano inserisce Maggio. Al 34’ i Citizens agguantano il pareggio: cross dal versante di destra di Gundogan per la testa di Otamendi, il quale sovrasta in elevazione Hysaj e spedisce la sfera al di là della linea di porta. Gelo al San Paolo. I partenopei, addirittura, rischiano di subire il secondo goal dopo pochi istanti con Stones, il cui colpo di testa impatta sulla traversa. Ad inizio ripresa è la banda di Guardiola a mettere la freccia: dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Sane la palla termina dalle parti di Stones che colpisce a botta sicura. La sfera impatta sulla parte bassa del montante, superando la linea di porta. Rete segnalata dalla goal-line technology e per il Napoli è tutto da rifare. La reazione azzurra avviene al 62’ quando il direttore di gara Brych ravvede un contatto in area falloso di Sane ai danni di Albiol. Per il fischietto tedesco non ci sono dubbi e decreta il penalty per i padroni di casa. Dal dischetto si presenta Jorginho che con precisione chirurgica spiazza Ederson. Addirittura il Napoli flirta con l’ipotetico vantaggio attraverso una bordata calciata da Insigne, dalla distanza, che impatta sulla traversa e poi con Callejon, il quale ben servito in area sfodera una conclusione respinta sopra il montante dal portiere dei Citizens. La banda di Sarri si catapulta, quindi, in avanti, tentando il tutto per tutto al fine di conquistare l’intera posta in palio, ma al 69’, durante un affondo in attacco dei partenopei, il City imbastisce il contropiede micidiale architettato da Sane che supera in velocità Maggio, vince un contrasto con Hysaj al limite dell’area avversaria, per poi spedire la palla sui piedi di Aguero che a tu per tu con Reina non sbaglia. Goal numero 178 con la maglia del City per il “Kun” che si laurea miglior marcatore nella storia dei Citizens. La rete subita cancella le speranze di rimonta da parte di Mertens e compagni che stancamente si portano verso il novantesimo. Al 92’ cala il sipario sul match con Sterling, il quale riceve palla dal limite da De Bruyne, per poi sfoderare un diagonale che trafigge Reina. Il San Paolo applaude la prestazione dei propri beniamini, cantando a squarciagola “Un giorno all’improvviso”. Nulla da eccepire per quanto concerne la foga agonistica e l’intensità, ammirata soprattutto nella prima frazione, da parte della banda azzurra. Il City si è dimostrato di un altro livello, squadra completa in ogni reparto, dalla rosa ampia e valida. Sarri ha provato in tutti i modi a fare uno sgambetto al Maestro Guardiola, non ci è riuscito ma resta il dato confortante di aver tentato, con coraggio, di battagliare a viso aperto al cospetto di una tra le squadre più forti e prestigiose presenti in Europa. In mixed zone, queste le parole pronunciate dal tecnico toscano al termine della gara: “La mia squadra mi ha fatto una buona impressione, abbiamo trovato un avversario forte, l’abbiamo messo in grandissima difficoltà e per riorganizzarci dopo l’infortunio di Ghoulam abbiamo perso un po’ l’inerzia della partita. Dispiace aver preso il 2-3 su una ripartenza dopo una palla goal nostra: c’era equilibrio e con questi avversari è un buon segnale. Le palle inattive? Le soffriamo e può essere un nostro limite. Abbiamo una fisicità limitata: questo ci consente di essere una formazione brillante e molto tecnica e poi c’è l’altra faccia della medaglia. E’ un qualcosa su cui dobbiamo lavorare”. Queste, invece, le dichiarazioni rilasciate da un Pep Guardiola soddisfatto per la vittoria ottenuta al San Paolo, senza lesinare apprezzamenti agli avversari in base a quanto visto in questi centottanta minuti: “E’ successo un po’ il contrario di quello che è successo due settimane fa a Manchester, vincere due volte contro questo Napoli in due settimane è un’impresa incredibile. Sono meravigliato perché ribadisco che questa è la squadra più forte che ho incontrato nella mia carriera. Volevamo impostare i nostri attaccanti larghi ma arrivavamo troppo tardi perché il Napoli è troppo forte e abbiamo dovuto trovare altre soluzioni. Mi tengo di positivo il modo in cui abbiamo reagito perché sapevamo quanto sarebbe stato difficile e quello che è successo dopo il 2-2 abbiamo spinto ancor più di prima dopo aver subito il pareggio; e poi abbiamo tenuto molto bene la palla nei minuti finali, l’abbiamo fatta girare bene e sono molto orgoglioso”.
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