Il Napoli esce indenne dall’inferno di Istanbul
Di Lorenzo CristalloProva confortante e coraggiosa da parte degli azzurri guidati da Maurizio Sarri, che nella quarta giornata della fase a gironi della Champions League, pareggiano 1-1 contro il Besiktas dinnanzi ad una “Vodafone Arena” a dir poco infuocata. Il tecnico toscano disegna la sua squadra con il consueto “4-3-3” con la coppia centrale di difesa composta da Koulibaly e Maksimovic, mentre in avanti fiducia al trio Insigne, Gabbiadini, Callejon. Nella prima frazione di gioco i partenopei si rendono pericolosi due volte con Gabbiadini e con una conclusione al volo di Callejon che si spegne abbondantemente alta sopra la traversa, mentre i turchi si fanno vedere dalle parti di Reina con Hutchinson che approfitta di una corta respinta di testa, in area, di Koulibaly, con il centrocampista de “le aquille nere” che raccoglie la sfera ed estrae dal cilindro un tiro che si infrange sulla parte esterna del palo. Nella ripresa gli ospiti continuano a creare occasioni da rete e lo fanno con Callejon che si inventa uno scavetto a tu per tu con Fabricio, proteso in uscita, ma la palla termina la sua corsa sul fondo. A seguire è il turno di Insigne, protagonista di una conclusione ficcante, che non inquadra lo specchio della porta. Nel momento in cui la banda di Sarri sembrava vicina al vantaggio ecco che al 79’ il direttore di gara Clattenburg decreta un penalty a favore dei padroni di casa per un tocco di braccio di Maksimovic su cross ravvicinato di Aboubakar. Dagli undici metri si presenta Quaresma che con freddezza e precisione millimetrica supera Reina. Vantaggio del Besiktas e il catino della “Vodafone Arena” esplode di gioia. Gli azzurri non si lasciano intimorire dallo svantaggio ma riordinano immediatamente le idee e all’ 82’ Hamsik, da fuori area, effettua un tiro a giro indirizzato sul secondo palo che non lascia scampo a Fabricio. Pareggio dei partenopei e corsa del capitano azzurro sotto lo spicchio di stadio destinato ai cinquecento supporters partenopei giunti ad Istanbul. Nei minuti finali della gara sono gli ospiti ad andare vicini al sorpasso in due occasioni: prima con Mertens, autore di un tiro da fuori area che non crea patemi all’estremo difensore dei turchi, ed infine con Insigne che si esibisce in un’ ennesima conclusione a giro indirizzata sul palo più lontano ma la sfera non inquadra, per questione di centimetri, lo specchio della porta. Termina così Besiktas-Napoli, con gli azzurri che conquistano un punto fondamentale in ottica classifica, mantenendo saldo il primo posto a quota sette in compagnia del Benfica. Mentre gli uomini guidati da Senol Gunes si issano a sei, a meno uno dal vertice del girone B. Al termine della gara Marek Hamsik esterna soddisfazione per la prova dell’intera squadra. Trovare il pareggio in una situazione ambientale surriscaldata non era affatto semplice. Il punto ottenuto alla “Vodafone Arena” ha un valore inestimabile anche se fin da subito occorrerà spostare l’attenzione sul campionato e alla sfida di sabato sera contro la Lazio per donare nuova linfa anche tra i confini nazionali, riallacciando il discorso con i tre punti. Maurizio Sarri ha gradito l’atteggiamento dei suoi uomini che non si sono lasciati condizionare dall’accoglienza ricevuta ad Istanbul. La squadra ha evidenziato carattere e personalità ed è stata abile a non disunirsi nel momento dello svantaggio. Con il punto ottenuto resta aperto qualsiasi discorso sul passaggio del turno agli ottavi di finale e sarà fondamentale non steccare le prossime due gare in programma contro la Dinamo Kiev al “San Paolo” e il Benfica in trasferta, due match dal sapore di possibili trappole. A margine della sfida contro il Besiktas, occorrono segnalare alcuni scontri avvenuti tra ultras turchi e i supporters italiani giunti dal capoluogo partenopeo. Un tifoso azzurro è stato accoltellato ad un gluteo e sono avvenute anche delle colluttazioni tra le due frange del tifo all’interno della metropolitana. Scene indegne ed indecorose che esulano totalmente dal significato di una partita di calcio. L’Uefa dovrebbe assolutamente vigilare su ciò e non permettere che in campo europeo avvengano tali atti, indiscutibilmente, disdicevoli.
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