L’Inter rivede la testa, il Milan l’Europa
Di Emanuele SaccardoLa Madonnina si riprende la scena del calcio italiano, seppur momentaneamente, affondando le speranze pallonare della Capitale. Nel doppio incrocio sull’asse Milano-Roma vissuto nel turno numero 11 di questo campionato, Inter e Milan si sono prese lo scalpo rispettivamente di Roma e Lazio, riscrivendo così il copione dei piani alti della Serie A. Dopo quasi un terzo di torneo non ci sono verdetti, ovvio, ma qualche indicazione in più sì: l’Inter non è bella ma piace (ai suoi tifosi) ed è tornata cinica e vincente, il Milan sembra più carino (non solo agli occhi dei suoi esigenti supporters) e inanella la terza vittoria consecutiva che lo proietta a ridosso del quarto posto. Roba da fantascienza, qualche settimana fa.
San Siro, tra qualche mese, sarà di nuovo teatro della finale di Champions League. Milan e Inter non potranno esserci all’appuntamento più prestigioso del calcio europeo, ma ci tengono a lustrare la passerella che da qui al prossimo maggio guiderà gli occhi di mezzo mondo verso la Scala del calcio. Mancini e Mihajlovic pare abbiano già indossato il vestito buono: primo posto in coabitazione con la Fiorentina per i nerazzurri, 10 punti in 4 gare per il Diavolo con vista sul Napoli, attestato al quarto posto dopo lo 0-0 con il Genoa. Se l’Inter ha vinto il big match contro la Roma, fino a sabato sera in vetta, senza stupire e con il minimo sforzo, il Milan ha invece certificato che il momento di sbandamento e gli esperimenti traballanti sono alle spalle.
Contro la Lazio all’Olimpico, i rossoneri sono apparsi a tratti anche piacevoli; sebbene il pallino del gioco sia stato in mano biancoceleste per lunghi momenti, il Milan ha ottenuto il massimo dalle verticalizzazioni: 3 tiri nello specchio e altrettante reti, con un gran lavoro sugli esterni specialmente dalla parte del ritrovato Cerci. In particolare, però, sono da segnalare le 2 marcature di Bertolacci (al primo centro con la maglia milanista) e Mexes (68 secondi dopo il suo ingresso stagionale, in sostituzione dell’infortunato Alex), giocatori criticati sino allo sfinimento da stampa e tifosi. Di contro la Lazio è apparsa irriconoscibile: terzo ko nelle ultime 4 uscite e fortino casalingo sbaragliato con troppa facilità dal Milan, in virtù anche della serata storta di Marchetti. Galliani gongola per il filotto delle ultime settimane: 9 punti, vale a dire 3 successi consecutivi (non accadeva dall’aprile del 2014) e la consapevolezza che il 4-3-3 sia la chiave di volta dell’annata rossonera.
L’Inter del Mancio, messe in cantina le polemiche per il mancato schieramento di Icardi, può preparare al meglio la sfida del prossimo turno contro il Torino guardando tutti dall’alto. Certo, la Roma ha dimostrato di avere una marcia in più sul piano del gioco e delle alternative offensive, ma i nerazzurri hanno Handanovic (strepitoso in un paio di circostanze contro i giallorossi) e una solidità difensiva invidiabile. E, da che mondo è mondo, gli scudetti si vincono principalmente là dietro. Le milanesi, quindi, passeranno una settimana più rilassata; le romane, al contrario, avranno i nervi tesi e non soltanto per i capitomboli di cui sopra: domenica prossima è in programma il derby. Auguri vivissimi.
RISULTATI 11° TURNO SERIE A:
Juventus-Torino 2-1, Inter-Roma 1-0 (giocate sabato), Fiorentina-Frosinone 4-1, Carpi-Verona 0-0, Udinese-Sassuolo 0-0, Bologna-Atalanta 3-0, Genoa-Napoli 0-0, Lazio-Milan 1-3, Chievo-Sampdoria oggi ore 19, Palermo-Empoli oggi ore 21
CLASSIFICA:
Fiorentina e Inter 24, Roma 23, Napoli 22, Milan e Sassuolo 19, Lazio 18, Atalanta 17, Sampdoria*, Juventus e Torino 15, Chievo*, Genoa e Udinese 12, Empoli* e Palermo* 11, Frosinone 10, Bologna 9, Verona e Carpi 6
*una gara in meno
PROSSIMO TURNO (7 e 8 novembre):
Verona-Bologna, Milan-Atalanta, Torino-Inter, Roma-Lazio, Frosinone-Genoa, Sassuolo-Carpi, Palermo-Chievo, Empoli-Juventus, Napoli-Udinese, Sampdoria-Fiorentina
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