L’Inter sale in classifica trascinata da un Brozovic scatenato

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Missione compiuta. L’Inter giunge alla sosta lasciandosi dietro le spalle un ruolino di marcia di tutto rispetto: sei vittorie ed un pareggio nelle prime sette giornate di campionato, secondo posto in classifica, in coabitazione con la Juventus, a quota diciannove, a due lunghezze dal Napoli capolista e miglior difesa del torneo con soli tre goal subiti. Di quanto visto nelle precedenti stagioni, nemmeno l’ombra. L’Inter di Spalletti appare completamente rivitalizzata sia dal punto di vista tattico che psicologico. Scendere in campo al “Ciro Vigorito” di Benevento con umiltà non era semplice, perché ci si trovava di fronte il fanalino di coda della nostra serie A inchiodata a quota zero in classifica. Eppure Icardi e compagni, pur soffrendo in alcuni frangenti della gara, hanno portato a casa il risultato, conquistando tre punti preziosi che daranno smalto e grinta in attesa del derby della Madonnina in programma il prossimo 15 ottobre, in quello che sarà un test probante per i nerazzurri al fine di misurare le proprie ambizioni stagionali. Dall’altra parte, le “Streghe” incassano il settimo ko consecutivo in campionato, anche se stavolta la prestazione sciorinata dagli uomini guidati da Marco Baroni non è stata affatto insoddisfacente. I giallorossi hanno provato a creare più di un semplice grattacapo alla retroguardia avversaria, tentando di rimontare il doppio svantaggio, ma un po’ l’abilità di Handanovic, un po’ la sfortuna avuta nel palo colpito da D’Alessandro nella ripresa, i sanniti restano impalati a quota zero, eguagliando il record negativo realizzato dal Legnano, in serie A, nella stagione 1951/1952. I numeri, al momento, sono drammatici per i campani: ultimi con zero punti, peggior attacco con soli due goal messi a segno e difesa di burro con diciotto centri al passivo. Alla ripresa del campionato, la sfida salvezza contro il Verona, al “Bentegodi”, sarà decisiva non solo per le sorti della squadra, quanto piuttosto per mister Baroni, confermato ad interim sulla panchina del Benevento. La gara si sblocca al 19’ quando Candreva scodella un cross per Brozovic, il quale di testa non lascia scampo a Belec. Il centrocampista croato si ripete, tre minuti più tardi, al 22’ su calcio di punizione. La sua traiettoria è infallibile, spedendo la sfera sotto l’incrocio dove l’estremo difensore dei sanniti non può intervenire. I padroni di casa non restano a guardare rendendosi pericolosi con un tiro di Memushaj che si stampa sulla traversa. Al 42’ i sanniti accorciano le distanze: Iemmello appoggia sulla destra per D’Alessandro, il quale lascia partire un tiro che bacia la base del palo e si insacca in rete. Nella ripresa i giallorossi provano ad impensierire in più di un’occasione la retroguardia nerazzurra. La chance migliore capita sulla testa di D’Alessandro che da posizione ravvicinata colpisce il palo. L’Inter proverà a siglare un’altra rete al fine di mettersi a distanza di sicurezza, ma il risultato non schioderà dall’1-2. Al termine della sfida del “Ciro Vigorito”, queste le impressioni rilasciate da Luciano Spalletti ai microfoni dei giornalisti: “Dobbiamo gestire meglio la partita in alcuni momenti, ma pensare che qui, come ovunque in serie A, sarebbe stato facile è un atteggiamento presuntuoso che non dobbiamo avere. La squadra deve essere orgogliosa di ciò che ha fatto. Nessuno ci ha regalato niente e se siamo qui è tutto meritato. Oggi era importante partire bene, a lunghi tratti siamo stati anche belli, mentre in altri c’è ancora da migliorare. Dopo lo 0-2 c’è stato un calo di concentrazione: ci sono dei momenti in cui non riusciamo a mantenere il livello, ricadiamo in delle piccole banalità”. Per i sanniti, parla Baroni e queste sono le sue dichiarazioni al termine di una gara tutt’altro che insoddisfacente per quanto riguarda l’impegno profuso: “Dopo i due goal subiti dall’Inter non era facile reagire, ma siamo stati capaci di disputare una buona gara. Questa è la conferma che la squadra è viva. I ragazzi ci hanno creduto fino alla fine e hanno dato il massimo. Questo è stato possibile anche grazie al recupero di tre giocatori importanti. Abbiamo messo apprensione all’Inter e direi che siamo sulla buona strada. Nelle prime gare contro Sampdoria, Bologna e Torino abbiamo disputato ottime prestazioni. Dover fare a meno di sei calciatori è dura ma non voglio che sia una alibi”.


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