Bergamo amara per la Juventus

Di

Nel posticipo serale, valevole per la settima giornata di serie A, la Juventus impatta 2-2 contro l’Atalanta, perdendo così la vetta della classifica appannaggio del Napoli. I bianconeri salgono a quota diciannove, occupando però il secondo posto, in coabitazione con l’Inter, interrompendo la striscia di sei vittorie consecutive. Anche nella passata stagione all’”Atleti Azzurri d’Italia” la sfida contro gli orobici terminò con il punteggio di 2-2 ed anche in questa occasione l’amarezza per la Vecchia Signora è piuttosto elevata, in quanto la banda di Allegri ha subito la rimonta da parte dei padroni di casa nerazzurri, per poi sciupare la ghiotta chance di portarsi nuovamente in vantaggio con Dybala, il quale si è fatto intercettare un penalty da Berisha. Per l’Atalanta, invece, fioccano i complimenti. Dopo il prestigioso pareggio ottenuto in Europa League al cospetto del Lione, un’altra big è stata fermata da Gomez e compagni, stavolta si tratta dei campioni d’Italia in carica. I bergamaschi inanellano, così, il sesto risultato utile consecutivo in campionato, issandosi a quota nove punti in classifica. I primi venti minuti sono totalmente di marca bianconera, con i padroni di casa orobici in affanno. A sbloccare il match ci pensa Bernardeschi, abile nello sfruttare un goffo intervento di Berisha su tiro dalla distanza di Matuidi. Alla prima partita da titolare, l’ex viola centra il bersaglio, siglando la sua rete numero uno in maglia bianconera. Trascorrono appena tre minuti e al 24’ Higuain raddoppia. Bernardeschi riceve palla da Mandzukic, per poi appoggiare in verticale per il “pipita”, il quale protegge la sfera dalla marcatura asfissiante di Spinazzola, per poi esplodere un tiro che si insacca sotto l’incrocio. Terzo goal in campionato per l’attaccante argentino, che dopo aver ritrovato la via della rete in Champions League contro l’Olympiacos si ripete anche contro l’Atalanta. Gli orobici, però, non si arrendono e al 31’ in maniera sorprendente accorciano le distanze. Dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Gomez, Buffon non intercetta la palla, al che Caldara si fa trovare pronto nel più facile dei tap-in. Per il difensore centrale, classe 1994, prossimo a diventare un calciatore della Juventus, giunge il secondo goal in questa stagione. Un minuto più tardi Gasperini corre ai ripari, togliendo dal campo un evanescente Cornelius per dare spazio a Ilicic. Nella ripresa la Juventus trova il goal dell’ 1-3 con Mandzukic, impeccabile nello spedire in rete, di testa, un cross dalla destra di Dybala. L’arbitro Damato, però, ferma il gioco per via di una segnalazione da parte degli assistenti del VAR, i quali hanno ravvisato una gomitata di Lichtsteiner ai danni di Gomez proprio all’inizio dell’azione che ha dato il via al goal bianconero. Il direttore di gara si reca davanti il monitor, osserva l’episodio incriminato e decide di annullare la rete. Al 67’ la rimonta dell’Atalanta viene premiata: Gomez scodella in area un cross impeccabile su cui si avventa di testa Cristante che trafigge Buffon. Per il centrocampista cresciuto nel vivaio del Milan si tratta della seconda soddisfazione personale, in termini di goal, in questo campionato. La grande occasione per la Juventus di riportarsi in vantaggio avviene all’ 84’ quando dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto dal limite dell’area da Dybala, Petagna, posizionatosi in barriera, colpisce la palla con il braccio. L’arbitro Damato decreta il penalty a favore dei bianconeri, per poi correre davanti al monitor del VAR per rivedere le immagini al fine di confermare la sua decisione. Il fischietto di Barletta scioglie ogni dubbio e dagli undici metri si presenta proprio la “Joya” che stavolta, però, non calcia in maniera impeccabile, facendosi respingere il fendente da Berisha. Occasione sfumata per i bianconeri e nonostante i sei minuti di recupero, non accadrà nulla di rilevante. Al triplice fischio finale applausi a scena aperta per gli orobici, protagonisti di un’altra, l’ennesima, serata da sogno, mentre Allegri esce dal campo piuttosto infuriato a seguito di un pareggio dal sapore di beffa. Ai microfoni dei giornalisti, ecco uno stralcio delle dichiarazioni rilasciate dal tecnico bianconero: “Se vogliamo diventare uno sport che non è più sport, usiamo il VAR anche sugli episodi soggettivi. A marzo, se facciamo così, le partite dureranno quattro ore. Il fatto è che il VAR andrebbe usato solo negli episodi oggettivi: se un fallo è dentro o fuori area, se era fuorigioco o cose simili. Per il bene del calcio bisogna pensarci”. L’allenatore livornese ha poi aggiunto: “La squadra ha fatto una bella prova, potevamo portarla anche a casa se non avessimo sbagliato il rigore. Peccato per i due goal subiti”. Gian Piero Gasperini, invece, giudica in questi termini la prestazione dei suoi uomini al cospetto di una big del campionato: “E’ stata più complicata dell’anno scorso perché eravamo sotto di due goal. Rimontarli alla Juventus è un’impresa non da poco, penso che non ci siano riusciti in tanti. Ci siamo presi dei rischi, ma dopo l’1-2 abbiamo fatto un finale di primo tempo notevole. Nella ripresa la Juventus è venuta fuori, però globalmente per noi è un’ottima gara. Il VAR bisogna accettarlo. Ci sono degli episodi che non verranno mai giudicati da tutti nello stesso modo, perché è nella natura stessa di questo sport che non si converga”.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloPallone.it – Il calcio che passione supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009