Fiorentina super anche in Europa, rifila un sonoro 0-4 al Belenenses

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Fiorentinadi Lorenzo Cristallo
La viola non vuole smettere di stupire. Il magic moment della squadra di Paulo Sousa sta sorprendendo tutti gli addetti ai lavori. Un gruppo coriaceo, compatto, unito, in cui tutti si sono messi a disposizione del tecnico lusitano e ognuno di essi fornisce il proprio prezioso contributo nel momento in cui sono chiamati in causa. Anche ieri sera a Lisbona, nonostante un ampio turnover rispetto al match vincente di campionato di domenica scorsa a “ San Siro” contro l’Inter, il risultato non cambia. La Fiorentina strapazza i portoghesi del Belenenses con un sonoro 0-4 che regala i primi tre punti alla fase a gironi ai gigliati.
La differenza tecnica tra le due squadre è stata subito evidente e nell’arco dei novanta minuti l’estremo difensore viola, Sepe, non è stato mai chiamato all’opera. La prima rete della Fiorentina si ha al 18’ minuto con Bernardeschi abile a ribadire a rete una respinta di Ventura sul tiro dalla distanza di Vecino. Tap-in vincente da parte di uno dei ragazzi emergenti nel nostro panorama calcistico nazionale. Il raddoppio si ha al 46’ con Babacar che riceve palla da Vecino e dalla distanza scocca un tiro potente che si infila dietro le spalle dell’estremo difensore del Belenenses. Nella ripresa la musica non cambia, nonostante qualche tentativo di folata offensiva da parte di Kuca, tra i più brillanti nelle fila dei portoghesi, la Fiorentina gestisce al meglio la gara, con personalità e un possesso palla anestetizzante. Imponenti le prove di Mario Suarez, chiamato all’opera anche in fase difensiva e di Vecino , calciatore dalle doti interessanti che potrebbe tornare utile anche in chiave nazionale, infatti non è mistero che il commissario tecnico Antonio Conte lo tenga d’occhio. Notevole contributo qualitativo anche da parte di Badelj che al 59’ entra in campo al posto di Bernardeschi. Dai piedi del centrocampista viola partiranno le due iniziative che chiuderanno definitivamente i giochi. All’ 83’ è Badelj a lanciare lungo la fascia destra per il neo entrato Blaszczykowski che dopo una sgroppata, mette un pallone velenoso al centro su cui si fionda il malcapitato difensore Tonel che nel tentativo di liberare l’area di rigore, mette in rete. La giostra del goal viola non finisce qui, perché al 90’ c’è il tanto atteso momento di gloria per “pepito” Rossi che ben imbeccato sempre dal centrocampista croato, supera in velocità la resistenza della retroguardia portoghese e con freddezza realizza la rete dello 0-4 definitivo. Per Rossi è una gioia indescrivibile, torna al goal dopo più di cinquecento giorni di astinenza costellati da stop forzati per i continui infortuni muscolari e al ginocchio che ne hanno condizionato la sua carriera. Per l’attaccante viola che in settimana aveva deciso in comune accordo con la società di decurtarsi l’ingaggio e di inserire delle clausole a “gettone”considerando le sue poche presenze fino ad ora in maglia gigliata, è uno squillo importantissimo. È il segnale che Rossi è tornato e vorrà contribuire senza limiti a far volare una Fiorentina superlativa.
I meriti di questa squadra sono da attribuire oltre che ai calciatori di indubbia tecnica e qualità, all’allenatore. Paulo Sousa giunto a Firenze tra lo scetticismo generale e quella sgradita etichetta per il pubblico viola di essere stato un ex calciatore dell’acerrima nemica Juventus, sta ora sorprendendo tutti. Il lusitano riesce a tenere sulla corda tutto il gruppo, sta facendo sentire importante ogni singolo elemento della squadra e riesce a valorizzare i giovani di belle speranze presenti nell’organico. La bella figura in Europa fa il paio con un avvio di stagione in campionato alquanto esaltante. La Fiorentina al primo posto non è pura casualità, non è un qualcosa destinato a svanire. Dietro questi successi c’è una sana programmazione da parte della dirigenza e vi è un lavoro costante e minuzioso da parte dello staff tecnico che sta mettendo in mostra un gioco a tratti davvero brillante e propositivo. Note liete giungono non solo dall’attacco che fornisce prestazioni altisonanti ma anche dalla difesa che palesa grande compattezza e organizzazione. Un mix vincente che lascia ben sperare il pubblico viola e poi se a tutto ciò aggiungiamo il ritorno in pompa magna di “pepito” Rossi, beh a questo punto ci sarà proprio da divertirsi.


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