Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, suona la carica per la serie A
Di Lorenzo CristalloNella splendida cornice dell’Hotel President di Benevento, la società sannita ha presentato le nuove maglie per la stagione 2017/2018, ossia l’anno che vedrà le Streghe impegnate, per la prima volta, dopo 87 anni di storia, in serie A. C’è grande entusiasmo in città e nell’hinterland: corsa frenetica ai botteghini per acquistare l’abbonamento e tanta voglia di osservare da vicino le big che faranno visita al “Vigorito”. La campagna acquisti, fino ad ora, ha regalato innesti di valore che dovranno fornire un elevato contributo al fine di condurre la compagine sannita verso una clamorosa salvezza. Belec, Letizia, D’Alessandro, Cataldi, Coda sono solo alcuni dei nomi nuovi giunti presso la corte di mister Baroni, con quest’ultimo al debutto assoluto in massima serie. Il Benevento è reduce da un doppio salto in avanti: nel giro di due anni ha collezionato le promozioni dalla Lega Pro alla B e dalla B alla serie A, sinonimo, questo, di una squadra e soprattutto di una società ambiziosa che sta evidenziando un ottimo lavoro ed una oculata gestione economico-finanziaria. A margine della presentazione delle nuove divise, il presidente del club sannita, Oreste Vigorito, intercettato dai microfoni dei giornalisti, ha espresso le sue considerazioni a tre settimane, circa, dal fischio d’inizio della stagione: “ Per la serie A dobbiamo essere integri, avere un bell’impasto: (raccogliendo l’assist dallo sponsor ufficiale “La Molisana”, azienda leader nel settore della pasta) orgoglio, soddisfazione, umiltà. Non dobbiamo alzare troppo i piedi da terra. Mi sono commosso durante il discorso perché per la prima volta non ci sarà la mia azienda come main sponsor sulle mie maglie: quando abbiamo deciso di metterla eravamo in tanti, adesso mi prendo da solo, anche per chi non c’è più, la responsabilità di toglierla. Ma lo faccio per far crescere il Benevento”. Sulla possibilità, più che concreta, dell’arrivo di Kishna dalla Lazio, Vigorito ha effettuato il punto della situazione: “ Kishna? Io avrei detto il 20% di possibilità. Oggi dico 50. Perché il ragazzo non conosceva questa realtà, non sapeva che avevamo anche uno stadio. Invece è venuto ed ha trovato un cantiere con più di 50 persone che lavorano lottando contro il tempo per darci una sede migliore di quella che avevamo, quindi ha capito che qualcuno qui la sa lunga sulla teoria del sacrificio e del non arrendersi mai. Se chi lo consiglia e gli altri non inquineranno quello che abbiamo costruito in un’ora, forse lo vedremo qui. Noi lo gradiremmo, è un talento vero. Fa parte di quei calciatori che hanno talento e che se non rendono non è per colpa loro. Se riusciremo ad averlo avremo anche il compito di riappacificarlo con il calcio, perché in questo momento è un po’ deluso”. Il patron Vigorito ha, poi, aggiunto che l’eventuale approdo di Kishna nel Sannio rappresenterebbe una vera e propria ciliegina sulla torta, in quanto siano al cospetto di un calciatore ritenuto tra i più talentuosi, tra quelli nati dopo il 1993, e dal palmares già ambito, avendo vinto un titolo di campione d’Olanda tra le fila dell’Ajax nella stagione 2013/2014. Il suo procuratore, tra l’altro, è Mino Raiola, sinonimo di qualità dell’assistito. Per quanto concerne, invece, Leonardo Pavoletti, il presidente del Benevento smorza ogni possibilità di vederlo in giallorosso. Ammette che ci sia stato un interessamento nei suoi confronti, ma in base alle caratteristiche dell’attuale centravanti del Napoli, l’allenatore Baroni non appare molto attratto da lui, preferendogli altri profili. Questa è l’aria che si respira nella casa delle “Streghe”: la priorità sarà conquistare la permanenza in massima serie, attraverso l’impegno, l’abnegazione e tanta umiltà. Il presidente Vigorito è consapevole che ci saranno, inevitabilmente, delle difficoltà, con il rischio maggiore che il Benevento possa essere ritenuto il classico “sparring partner”, ed invece i sanniti dovranno scendere in campo dando tutto loro stessi, per non nutrire recriminazioni e sovvertire un pronostico alquanto avverso nei loro confronti.
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