Roma: caos tra rinnovi, classifica e possibili squalifiche

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Non c’è pace per la Roma. Arrivati ormai al capolinea di una stagione fallimentare su tutti i fronti, dirigenza e calciatori giallorossi cercano di fare quadrato intorno alle macerie di quel che poteva essere e non è stato. Archiviata troppo in fretta l’Europa League, salutata nel modo peggiore la Coppa Italia per mano della Lazio, ora la Roma deve guardarsi seriamente le spalle in campionato: dopo il k.o. di domenica, ancora nel derby, gli uomini di Spalletti hanno il Napoli negli specchietti. E visto il calendario che attende i giallorossi, sommato all’umore medio dalle parti di Trigoria, il sorpasso partenopeo potrebbe arrivare in fretta.

Al termine del campionato mancano 4 partite, 2 delle quali saranno decisive per le sorti romaniste: Milan (domenica 7 maggio alle 20:45) e Juventus (domenica 14 maggio, sempre alle 20:45) diranno quanto fallimentare potrà diventare l’annata per Totti & C.. Già, perché a meno di miracoli il tricolore resterà per la sesta volta di fila sulle maglie bianconere, e l’obiettivo residuo giallorosso è rappresentato dall’accesso diretto alla prossima Champions League. Diversamente, vale a dire terzo posto e forca caudina del preliminare, da salvare resterebbe unicamente la stagione di Dzeko (48 partite giocate, 35 reti e 11 assist). In pratica una cattedrale nel deserto, che suona ironica viste le premesse da cui era partito il cammino estivo del bosniaco, a pochi passi dall’addio alla Roma dopo aver deluso l’anno passato.

Non c’è davvero pace a Roma sulla sponda giallorossa del Tevere. A metterci il carico, la possibile squalifica cui andrà incontro Kevin Strootman dopo la simulazione nel derby: se il giudice sportivo deciderà di avvalersi della prova tv, il centrocampista olandese potrebbe incorrere in sanzioni pesanti per comportamento anti sportivo. Non è detto che accada perché, come recita la norma, se l’arbitro ha visto ed è intervenuto, la prova televisiva è superflua. Non in tutti i casi, però, e questa sembra una di quelle eccezioni in cui si incappa di tanto in tanto. Sui social Strootman è già stato oggetto di insulti (anche se, a ben guardare, il rigore concesso a seguito della sua palese simulazione è stato ininfluente), qualche tifoso si è spinto a ipotizzare una maxi ed esemplare squalifica di 10 giornate. Kevin ha risposto da Instagram con un ironico “forse 11”, ma lo scenario più plausibile lo vede assente obbligato nelle sfide delicate contro Milan e Juventus.

Piove sul bagnato, insomma. Un mezzo raggio di sole è rappresentato dalla corsa al rinnovo di Daniele De Rossi, che con l’addio di Totti diventerebbe capitano della Roma (alla faccia del capitan futuro, tra l’altro… ndr). Il centrocampista azzurro pare abbia rifiutato la corte dell’Inter che offriva 5 milioni a stagione per 2 anni; la Roma ha rintuzzato con un anno a 3 milioni e opzione per il secondo alla stessa cifra – attualmente De Rossi percepisce 2 milioni annui -, più bonus facilmente raggiungibili che, con ogni probabilità, lo porterebbero vicino ai 5 promessi dal Club nerazzurro. Le firme ancora non ci sono, ma la sensazione è che il giocatore alla fine resterà dov’è. Qualche tifoso dell’Inter, in effetti, sospira di sollievo: De Rossi è stato spesso centellinato da Spalletti, qualche acciacco di troppo ne ha oscurato parzialmente il talento cristallino. E solo i tifosi romanisti sanno quanto un De Rossi sempre al top avrebbe fatto comodo in una stagione disgraziata – l’ennesima – come questa. Per fortuna mancano ancora poche gare. Per fortuna, mancano solo poche gare.

 


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