Spal-Empoli 2-2. Fiorentina-Juventus 0-3. Zamparini cede ufficialmente il Palermo.
Di Alessandro LugliGol, emozioni e spettacolo al Mazza per la prima sfida della storia in serie A tra Spal ed Empoli: finisce 2-2 con i toscani che si mangiano le mani per non aver chiuso la gara quando, dopo aver rimontato dallo 0-1, erano avanti di un gol e di un uomo e con i ferraresi che vanno applauditi per non essersi mai arresi, nonostante abbiano giocato quasi un tempo intero in dieci uomini.
Meritava forse più l’Empoli, cui la cura Iachini sta giovando e si vede, ma alla fine i padroni di casa non hanno rubato nulla. Il primo tempo è un match di boxe, prima colpisce uno e poi l’altro, senza soste con tantissime occasioni da entrambe le parti. Si parte subito col botto al Mazza, la prima occasione – e anche ghiotta – è degli ospiti. Vicari sbaglia clamorosamente il tocco per Cionek, ne approfitta Traoré che mette al centro, batti e ribatti nell’area piccola spezzato da La Gumina, che calcia alto da due passi dopo 4′. Passano 120 secondi e la Spal segna: angolo di Schiattarella e testa di Kurtic sotto l’incrocio.
Insiste la SPAL che ha cambiato passo dopo il gol del vantaggio, all’11’ Petagna si libera per la conclusione e tira una botta deviata in tuffo da Provedel. Non c’è tempo per annoiarsi, al 16′ l’Empoli potrebbe pareggiare: destro secco di Traoré, Vicari s’immola e ribatte la conclusione, innescando fortuitamente Caputo, che sul secondo palo cerca un lob che sfuma a lato. Dopo una bella occasione per Lazzari è ancora la Spal a premere. Percussione di Krunic che tocca per Caputo: il centravanti ha la freddezza di scaricare alle spalle per il bosniaco, chiuso dalla scivolata temeraria di Schiattarella.
Sulla ribattuta arriva Traoré, che non riesce a graffiare, complice l’azione di disturbo di Lazzari. Al 24′ il pari. Lo segna Caputo, al settimo centro stagionale, approfittando di un errore della difesa di casa e mettendo in rete con un fendente che passa sotto le gambe di Gomis. Alla mezzora serve una prodezza di Provedel che salva un gol già fatto con un riflesso straordinario per allungarsi sulla zampata da due passi di Kurtic. Prima del riposo il sorpasso Empoli: Bennacer tocca orizzontalmente per Krunic, che dopo un controllo orientato sgancia un destro da lontanissimo imprendibile per Gomis.
Nella ripresa dopo soli 4′ la Spal resta in 10 per l’espulsione di Cionek. La Gumina sprinta a campo aperto, Cionek interrompe la ripartenza con una scivolata rude. Non ha dubbi Mazzoleni che estrae il rosso diretto. L’Empoli capisce di avere la gara in pugno ed accelera. Cross radente di Krunic per Caputo, chiuso dalla respinta di Gomis, il bosniaco prova a rimettere al centro il pallone e trova il palo esterno, complice una deviazione di Fares.
La Spal però non si arrende e al 22′ trova il pari, ancora con Kurtic che, su assist di Lazzari, sempre di testa realizza il gol del 2-2. Iachini è furibondo e fa entrare Mchedlidze e Zajic. La palla del nuovo sorpasso arriva a Caputo al 38′ ma il suo destro sporcato sibila il palo e si perde sul fondo. Finisce 2-2 e per la Spal è solo il secondo punto conquistato in casa nelle ultime 5 gare (11 i gol subìti) ma stavolta vale tanto.
La Juventus batte 3-0 la Fiorentina in occasione dell’anticipo della quattordicesima giornata di Serie A. Decisive le reti di Bentancur, Chiellini e Ronaldo che permettono ai bianconeri di salire a quaranta punti e di blindare la testa della classifica. Termina l’imbattibilita’ casalinga stagionale dei viola mentre continua la serie senza sconfitte in trasferta per la Juventus nel 2018.
Al Franchi si sfidano le due difese migliori della Serie A ed e’ la retroguardia viola a crollare nel primo tempo: al 30′ Bentancur scambia con Dybala, supera Pezzella e batte Lafont con un diagonale. La Fiorentina reagisce e sfiora il pareggio: Milenkovic crossa in area dalla destra, la palla finisce sui piedi di Simeone che da pochi passi non trova il contatto col pallone.
I ritmi sono alti e i capovolgimenti di fronte non sono rari: al 32′ Ronaldo si accentra dalla sinistra e calcia dalla distanza sfiorando il palo. La squadra di Pioli cerca il pareggio prima del duplice fischio ma lascia spazi alle ripartenze bianconere: sugli sviluppi di una transizione offensiva Dybala lascia partire un destro che impegna Lafont costretto a distendersi in tuffo per respingere.
Nella ripresa e’ la Juventus a rendersi subito pericolosa e al 46′ serve il miglior Pezzella per chiudere Ronaldo lanciato a rete da Dybala. Al 55′ la Fiorentina cresce e sfiora il vantaggio in due occasioni: prima Gerson premia il taglio di Chiesa il cui tiro viene respinto da Szczesny. Poi su un cross dalla sinistra, Vitor Hugo non riesce a ribadire in rete da pochi passi.
Ma nel momento migliore della Fiorentina c’e’ il raddoppio bianconero: al 68′ Chiellini calcia al volo dopo uno spiovente in area, Lafont respinge ma la palla termina in rete. Al 78′ Orsato concede un rigore per un fallo di mano di Fernandes e Ronaldo dagli undici metri firma il 3-0.
La Fiorentina subisce il contraccolpo e non riesce ad impensierire la retroguardia della Juventus che amministra il risultato senza affondare il colpo fino al fischio finale dopo due minuti di recupero.
“Heysel -39, Scirea brucia all’inferno”. E’ la scritta-choc apparsa fuori dalla zona del prefiltraggio dello stadio Franchi, prima di Fiorentina-Juventus. La scritta è stata fatta subito cancellare e il club viola ha preso le distanze.
Dura la posizione del vicepresidente bianconero Pavel Nedved: “Difficile commentare scritte così, quando il nostro capitano omaggia quello della Fiorentina e loro oltraggiano la memoria del nostro”, ha detto a Sky, riferendosi al mazzo di fiori deposto da Chiellini sotto la Fiesole in ricordo di Astori.
Il Palermo Calcio è stato “ceduto al prezzo simbolico di 10 euro” a una società londinese. Lo rende noto Maurizio Zamparini, che ieri sera ha firmato la vendita davanti a un notaio “pensando solo al futuro della società e al tifo palermitano” e “con un nodo in gola”. Ceduta anche la società Mepal, proprietaria del marchio, con “impegno al pagamento a saldo del credito residuo del Palermo di 22,8 milioni di euro” che, spiega Zamparini “entreranno nelle casse sociali per una garanzia serena di gestione economica”.
Il River Plate non ci sta e insiste nel non voler disputare la finale di ritorno di Coppa Libertadores domenica 9 allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, come deciso dalla Conmebol, l’equivalente dell’Uefa sudamericana.
In un comunicato ufficiale diffuso oggi, il club dei ‘Los Millonarios’ contesta di non poter giocare il match contro il Boca Juniors nel suo stadio, il ‘Monumental’, considerando “incomprensibile” che la città di Buenos Aires, che questa settimana sta ospitando la riunione del G20, non riesca ad organizzare in sicurezza il “Superclasico” del calcio argentino.
Il River non si ritiene responsabile di quanto accaduto sabato scorso e sostiene che giocare all’estero la partita significa “snaturare la competizione che deve disputarsi in Sudamerica”.
Inoltre il River sottolinea che sabato 66mila tifosi “hanno atteso pazientemente al Monumental per otto ore che si disputasse la partita, tornando allo stadio il giorno successivo e adesso, a questi stessi tifosi, si nega senza motivo la possibilita’ di assistere all’evento considerando la sede e i costi per il viaggio”.
Non e’ tutto perche’ il River Plate considera “incomprensible che il “Clasico” piu’ importante del calcio argentino non possa disputarsi normalmente nello stesso Paese che in questi giorni ospita il G20. Il calcio argentino e la Federcalcio (AFA) non possono, ne’ devono permettere, che un manipolo di violenti possa impedire lo svolgimento del Superclasico nel nostro paese”.
Nella 14.a giornata di Serie B grande balzo in classifica del Cittadella, che batte 3-1 la Salernitana e aggancia momentaneamente il Pescara al secondo posto a quota 23: doppietta di Strizzolo e gol di Schenetti, di Rosina il momentaneo pareggio degli uomini di Colantuono. Nelle altre partite del pomeriggio, Garritano regala la vittoria nel recupero al Cosenza sul Padova (2-1) e successo per 1-0 della Cremonese sul Crotone.
CITTADELLA-SALERNITANA 3-1
I padroni di casa passano in vantaggio al 33′ con Strizzolo, che insacca di testa su cross di Branca. Al 39′ Strizzolo sfiora il raddoppio, ma Micai devia in angolo. La ripresa si apre col pareggio della Salernitana: è il 4′ quando Rosina sfrutta un errore della difesa avversaria e non lascia scampo a Paleari. Il Cittadella ristabilisce le distanze all’8′: a segnare il 2-1 è Schenetti, che raccoglie un colpo di testa di Panico respinto da Micai. Il tris arriva al 16′ e porta ancora la firma di Strizzolo, servito da Panico in contropiede.
COSENZA-PADOVA 2-1
Sono i veneti a sbloccare il risultato nel primo tempo, con Bonazzoli che trasforma il rigore concesso per la trattenuta di Legittimo ai danni di Cappelletti (27′). E’ un altro penalty a decidere il pareggio, nella ripresa. Mazzocco atterra in area Baez, l’intervento frutta il rosso al numero 18 dei veneti e il tiro dal dischetto per il Cosenza. Realizza Baclet, è 1-1 (59′). All’ultimo respiro il Cosenza trova la rete della vittoria con il colpo di testa vincente di Garritano sul corner di Palmiero (94′). Un successo fondamentale, il secondo consecutivo per la squadra di Braglia che sale a 14 punti agganciando la zona tranquiillità. Beffa invece per gli uomini di Foscarini, fermi a quota 11.
CREMONESE-CROTONE 1-0
La Cremonese supera di misura il Crotone per 1-0. Il gol decisivo porta la firma di Boultam al 74′, dopo che gli ospiti erano rimasti in dieci dal 44′ per l’espulsione di Romero. In classifica la Cremonese aggancia il Brescia a quota 18 punti, il Crotone sale a 12 ma resta in zona retrocessione. Nella prossima giornata, la Cremonese ospita il Cittadella mentre il Crotone affronterà in casa il Venezia del grande ex Walter Zenga.
ASCOLI-SPEZIA 3-1
Vittoria importante in chave playoff per l’Ascoli che sale all’ottavo posto a quota 19 scavalcando proprio lo Spezia fermo a 17. Padroni di casa subito in vantaggio con Ardemagni dopo un minuti di gioco, bis in apertura di ripresa con Cavion (46′). Al 49′ rosso per Ninkovic e bianconeri in 10 per tutto il secondo tempo. Al 55′ Okereke accorcia le distanze per i liguri, ma la rimonta non riesce. Da segnalare al 68′ l’espulsione di Badaoui a ristabilire la parità numerica. In pieno recupero il gol del definitivo 3-1 firmato da Padella.
Nell’anticipo della 14esima giornata di Serie B, il Benevento strappa un punto prezioso in casa della capolista Palermo. Al Barbera finisce 0-0 con tante occasioni da una parte e dall’altra. Nestorovski per i siciliani e Coda per i campani i più pericolosi, ma il triplice fischio regala soltanto un punto a testa. Secondo pareggio di fila per il Palermo che consolida la vetta con 26 punti, Benevento quarto a quota 21.
Di fronte le squadre allenate da due ex grandi attaccanti, da un lato il Palermo capolista di Stellone, dall’altro il Benevento di Bucchi quinto in classifica. Il Renzo Barbera nell’anticipo della 14esima giornata promette una gara scintillante tra due compagini che sognano la promozione. Palermo che schiera in attacco Nestorovski e Puscas (ex della gara come il portiere dei siciliani Brignoli, autore in maglia giallorossa del gol al Milan che consegnò al Benevento il primo storico punto in A nella scorsa annata). I campani lanciano in attacco Asencio e Coda, con Letizia e Maggio sugli esterni a supporto.
Parte bene il Benevento, ma la prima occasione è per i padroni di casa con Nestorovski che di testa non riesce a girare verso la porta. Il Benevento risponde con un destro di Tello deviato in angolo. Al 19′ Jajalo rischia l’autogol per i siciliani. Il primo tempo finisce senza reti con i campani che si lasciano preferire, soprattutto pensando alla grande occasione sprecata da Coda al 36′ a tu per tu con Brignoli. Prima della pausa doppia occasione per il Palermo, ma prima Nestorovski e poi Haas difettano in precisione.
Nella ripresa al 59′ uno splendido cross dalla sinistra viene impattato dalla testa di Coda che manda la palla di poco sopra l’incrocio dei pali, occasione per il Benevento. Poco dopo altro colpo di testa di Coda e Brignoli alza sopra la traversa. Al 67′ è Buonaiuto (entrato prima per Viola) ad impegnare severamente il portiere dei siciliani con un destro a incrociare. Nel finale il Palermo si sveglia e con Trajkovski fallisce la più clamorose delle occasioni: praticamente un rigore in movimento calciato incredibilmente alle stelle. Poco dopo ci prova Jajalo ma senza fortuna. Al 94′ punizione dal limite, posizione centrale, per il Palermo. Sul pallone Nestorovski, la barriera respinge il suo mancino.
Finisce con un punto a testa e il Palermo capolista va a quota 26 punti in classifica, a +3 sul Pescara secondo. Benevento al quarto posto a quota 21.
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