La Roma si avvicina al derby con il dubbio Salah
Di Lorenzo CristalloMeno tre alla stracittadina della Capitale. La Roma si prepara a questo imperdibile appuntamento con lo scopo di consolidare il secondo posto in classifica e mettere fiato sul collo alla capolista Juventus, altresì, sarà compito della banda di Spalletti rispedire al mittente l’offensiva biancoceleste, distante solo una lunghezza. In ogni derby che si rispetti le motivazioni non mancano mai. Il tecnico di Certaldo vorrà ricevere delle risposte confortanti da parte dei suoi ragazzi. La sfida contro la Lazio è indubbiamente proibitiva e piena di insidie. La compagine guidata da Simone Inzaghi sta vivendo un periodo davvero smagliante e i nove risultati utili consecutivi ne sono la prova tangibile. I giallorossi, nonostante siano la squadra ospite, in questa stracittadina che vedrà gli aquilotti nelle vesti di padroni di casa, vorranno proseguire nel trend positivo dell’ Olimpico. Dopo la bruciante eliminazione avvenuta nel play-off di Champions League per mano del Porto, quando i lusitani si imposero nella Capitale con un perentorio 0-3, da lì in avanti per la Roma, giocare in casa, è stato motivo di grande soddisfazione. In campionato è stato raggiunto l’en-plein con sette vittorie su sette tra le mura amiche, mentre in Europa League il bilancio dell’ Olimpico recita due vittorie ed un pareggio. Numeri che testimoniano la compattezza dei giallorossi e la collaudata organizzazione di gioco. Anche se, tutto ciò, avviene senza una massiccia presenza del pubblico romanista. È oramai ben nota la querelle tra gli ultras di entrambe le squadre della Capitale e le due società in merito alle restrizioni strutturali presenti nelle curve, motivo per cui da almeno due stagioni l’Olimpico mostra costantemente un aspetto spettrale. Ed anche in occasione della stracittadina in programma domenica pomeriggio, si prevede una curva Sud con molti spazio vuoti, immagine poco degna in un derby sentito e spasmodico come quello capitolino. Dal punto di vista della formazione, Spalletti appare orientato nel confermare il modulo tattico scelto nell’ultima gara di campionato contro il Pescara, ossia il “4-2-3-1” con le novità Manolas in difesa e De Rossi nel duo della mediana. Con il rientro del greco nel reparto difensivo, Rudiger, molto probabilmente, verrà spostato sull’out di destra. Destano, invece, preoccupazioni le condizioni di Salah. Ieri, durante l’allenamento, l’attaccante esterno egiziano ha subito un colpo alla caviglia da parte di Vermaelen. La situazione è apparsa immediatamente seria, a tal punto che il calciatore abbia abbandonato la seduta per sottoporsi alle cure mediche. Quest’oggi se ne saprà di più in merito, con Spalletti che spera di non dover fare a meno di una pedina fondamentale nello scacchiere d’attacco della sua squadra. Sicuro invece della presenza dal primo minuto è Dzeko, capocannoniere in questa fase del campionato, assieme ad Icardi, con dodici reti all’attivo. Il centravanti bosniaco sta migliorando vistosamente rispetto a quanto fatto vedere nella passata stagione, anche se il tecnico giallorosso non abbassa le pressioni su di lui, invitandolo a dare sempre di più, ribadendo che i soli goal non siano sufficienti per quantificare l’apporto di un calciatore nell’impianto di gioco. Altra freccia nell’arco di Spalletti è Diego Perotti, uomo tutto fare in fase offensiva, che riesce a mettersi in luce non solo per i goal messi a segno, cinque, ma anche per gli assist, ben nove, passaggi determinanti per il miglior attacco della serie A, con trentatre reti in cascina. Sperando che Salah non alzi bandiera bianca in segno di resa, Spalletti carica i suoi in vista della prima sfida delicata che aprirà il sipario su un trittico da brivido che vedrà i giallorossi impegnati in casa, il prossimo 12 dicembre, con il Milan per poi volare a Torino, sponda “Juventus Stadium”, il 17 dicembre, nel big match d’alta quota al cospetto dei bianconeri. Una serie di gare che testeranno le ambizioni dei giallorossi e le loro potenzialità al fine di competere per un traguardo ambizioso e di prestigio, come lo è la conquista dello scudetto.
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