Juventus, bella di notte: innaMorata della Champions
Di Emanuele Saccardo41′ Morata, 87′ Zaza
Potrebbe sembrare buffo: la Juventus ha 6 punti in Champions League, bottino pieno dopo 2 gare. Potrebbe, ma solo a patto di mettere a paragone il dato con il cammino zoppicante di campionato: 5 punti in 6 partite disputate. Jekyll e Hide. Anzi, Hide e Jekyll: perché quando scatta la musichetta più prestigiosa del calcio europeo, i bianconeri si trasformano in una creatura spietata.
Allo Juventus Stadium, ieri sera, la Vecchia Signora era obbligata a invertire la tendenza casalinga del primo scorcio stagionale: ancora a secco di successi davanti al proprio pubblico, l’occasione della prima uscita di Champions tra le mura amiche non poteva essere fallita. Missione compiuta e, all’apparenza, senza alcuna fatica visto lo spessore attuale del Siviglia. Gli andalusi, al pari della Juve, stentano in campionato e arrivavano dal successo all’esordio nel Gruppo D (contro il Moenchengladbach); epperò avevano e hanno limiti oggettivi di un certo livello, a cominciare dall’assenza di Banega in mezzo al campo, per arrivare alla fase calante di Reyes – non esattamente la freccia di fascia dei bei tempi andati. Unai Emery ha potuto poco quando i suoi galleggiavano a ritmi bassi, permettendo tra l’altro a Hernanes di sembrare uno trai migliori di campo.
Alla Juventus è quindi bastato fare quello che fino a pochi mesi fa le riusciva benissimo: semplicemente vestire i panni implacabili della Juventus. Rispetto a quel che Allegri & C. avevano mostrato a Napoli, non c’è stato paragone: bianconeri subito in partita, grande approccio ed estrema attenzione condite con la giusta cattiveria agonistica che certi impegni impongono. In una sola parola, personalità. Come accadeva al Milan di qualche tempo fa, anche la Juventus pare sentirsi “bella di notte”, in quelle serate uniche scandite dall’inno di Champions. I bianconeri, nelle gare interne di Coppa Campioni, non perdono dal 2013 (sconfitta con il Bayern Monaco) e hanno infilato una striscia positiva di 10 risultati utili (7 successi e 3 pareggi). Dati e numeri necessari a stilare una graduatoria, in ordine di importanza, degli obiettivi stagionali juventini. A voi il compito di tirare le conclusioni.
Non sarà certo semplice arrivare fino all’ultimo atto di San Siro, ma ciò che la Juventus ha mostrato sia a Manchester che ieri sera lascia aperte le porte del sogno. Soprattutto con il Siviglia sono arrivate note più che liete, al di là del risultato finale. A cominciare da Alvaro Morata, al momento incontrastato Re di Coppe della corte Agnelli: 5 gol consecutivi nella massima competizione continentale (2 al Real, sigillo in finale con il Barcellona, gol al City e al Siviglia) e l’accostamento suggestivo ad Alex Del Piero, prima di lui unico bianconero a riuscire nella medesima cinquina – a essere fiscali, Del Piero ci riuscì due volte. E se a Madrid, oggi, festeggiano per i 501 gol in carriera di Cristiano Ronaldo dopo la doppietta al Malmoe (preso anche Raul a quota 323 con la maglia Blanca), a Torino gongolano grazie al giovane scarto Merengues. Seppure il Real ha un diritto di recompra su Morata, è la Juve adesso a lustrarsi gli occhi per i progressi dell’attaccante spagnolo.
Là davanti la Juventus, oltre a Morata, può tirare un sospiro di sollievo anche per le prestazioni convincenti di Dybala (grande spirito di sacrificio per lui, a parte qualche egoismo da giovane età) e Zaza, subentrato a 10′ dal termine e bravo a scrivere la parola fine sul match con la sgroppata vincente del 2-0 (per l’ex Sassuolo primo gol assoluto in Champions League). In mezzo al campo, nel 3-5-2 di Allegri, si è finalmente rivisto Khedira: prova più che incisiva per il tedesco, reduce da 2 mesi di stop, bravo a mostrare la mercanzia del suo repertorio. Palloni recuperati e mai sprecati, senso tattico da numero uno, capacità di giocare sulle linee di passaggio. Con lui e il prossimo ritorno di Marchisio (a questo punto play basso essenziale), anche Pogba potrà giovarne. Sensazionale pure la prestazione del “vecchietto” Barzagli che, insieme con Bonucci, Chiellini e il sontuoso Evra, ha dato vita all’impresa: per la terza volta in stagione la Juventus è uscita dal campo senza subire reti. Questa è sì una notizia.
Insomma, la Juve di notte piace e, vista la doppia sfida in programma al Moenchengladbach, potrebbe persino festeggiare il passaggio agli ottavi con un paio di turni di anticipo. Calma però: c’è l’altra faccia della medaglia da considerare e si chiama Serie A. Ora la gara più importante è quella contro il Bologna.
RISULTATI E CLASSIFICHE CHAMPIONS LEAGUE TURNO 2 (gare del 30 settembre):
GRUPPO A: Malmoe-Real M. 0-2, Shakhtar D.-Psg 0-3
Real M. e Psg 6, Malmoe e Shakhtar D. 0
GRUPPO B: Manchester U.-Wolfsburg 2-1, Cska M.-Psv 3-2
Psv, Manchester U., Cska M. e Wolfsburg 3
GRUPPO C: Astana-Galatasaray 2-2, Atletico M.-Benfica 1-2
Benfica 6, Atletico M. 3, Galatasaray e Astana 1
GRUPPO D: Juventus-Siviglia 2-0, Borussia M.-Manchester C. 1-2
Juventus 6, Siviglia e Manchester C. 3, Borussia M. 0
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