Totti incanta, Roma padrona d’Inghilterra

Semplicemente, eternamente, immancabilmente Francesco Totti. Dall’esordio precoce in Serie A (16 anni, 6 mesi e 1 giorno) alla rete dell’Etihad Stadium di ieri sera (38 anni e 3 giorni), sono passate ben più di due decadi. Ma Francesco è ancora lì: a smentire i “gufi” albionici che rimarcavano come, nella sua lunga carriera, Totti non avesse mai fatto centro in quel d’Inghilterra; a farci stropicciare gli occhi con la sua classe cristallina; a stupirci per la freschezza atletica che fa venire un dubbio… stai a vedere che non è nato nel 1976 ma un bel po’ più avanti. Certi venticinquenni sembrano i papà di Totti, per ritmo partita e lucidità. Certo il Pupone non potrà garantire quaranta partite a stagione, però se ne gioca soltanto un quarto come contro il Manchester City, beh, scusate, tenetevi le altre trenta.

Essere romanisti, laziali, juventini non conta niente di fronte alla purezza calcistica di Totti: se lo vedi giocare e ti emozioni, sai che ami il calcio ben al di là della fede che ti lega ad un club. Nella seconda giornata del Gruppo E di Champions League, in quella che doveva essere la prima prova di maturità per la Roma di Garcia, Francesco Totti e i suoi compagni hanno superato l’esame a pieni voti e lui ha convinto tutti, perfino gli inglesi. Il pareggio che i giallorossi hanno strappato al Manchester City vale molto più di un punto: è il segnale che la squadra c’è, che è davvero pronta a giocarsela con chiunque, incluso il Bayern Monaco capolista del girone.

L’esame contro i Citizens merita anche la lode perché era iniziato in salita: già al minuto cinque la Roma si è ritrovata sotto. Maicon abbraccia troppo affettuosamente Aguero e l’arbitro decreta il calcio di rigore che lo stesso Kun non fallisce. Garcia e i suoi non fanno una piega e partono a testa bassa con un giro-palla da Oscar: in mediana il triumvirato Pjanic-Keita-Naingollan detta legge, sulla corsia di destra Maicon e Gervinho ridicolizzano Clichy, sulla sinistra il tandem Cole-Florenzi tiene a bada i tentativi di sfondamento di Zabaleta e Navas, preoccupandosi di dare equilibrio tattico (sulla fascia opposta le folate offensive sono assai ripetute). Non è un caso che il pareggio arrivi per vie centrali: il City si allarga nel tentativo di arginare le ali giallorosse e in mezzo Kompany è costretto ad uscire per stare col fiato sul collo di Naingollan.

Il risultato è una prateria che si apre sotto gli scarpini di Totti che, al 23′, ammutolisce lo stadio. Sono venticinque metri di progressione di un trentottenne che ne dimostra dieci in meno; è un colpo sotto che fulmina Hart e conferma come qualche dio del pallone abbia esagerato con il piede destro di Francesco; è un digiuno spezzato sotto la Union Jack; è, soprattutto, il gol che spazza via il record di Ryan Giggs, mica uno qualunque. Era infatti del gallese ex Manchester United la rete più “vecchia” in Champions League, segnata a 37 anni e 9 mesi. Totti, a 38 anni e 3 giorni, ha saputo fare di meglio. E, possiamo scommettere, non avrà finito qui. Tanto per dire, nel weekend lo aspetta una certa Juventus.

RISULTATI 2° TURNO, GARE DEL 30/09:

GRUPPO E:

Manchester City-Roma 1-1 (5′ rig. Aguero [M], 23′ Totti [R])

Cska-Bayern Monaco 0-1 (22′ rig. Mueller)

CLASSIFICA: Bayern M. 6, Roma 4, Manchester C. 1, Cska 0

GRUPPO F:

Apoel-Ajax 1-1 (28′ Andersen [A], 32′ rig. Manduca [Ap])

Psg-Barcellona 3-2 (10′ Luiz [P], 11′ Messi [B], 26′ Verratti [P], 54′ Matuidi [P], 56′ Neymar [B])

CLASSIFICA: Psg 4, Barcellona 3, Ajax 2, Apoel 1

GRUPPO G:

Schalke-Maribor 1-1 (37′ Bohar [M], 56′ Huntelaar [S])

Sporting Lisbona-Chelsea 0-1 (34′ Matic)

CLASSIFICA: Chelsea 4, Schalke e Maribor 2, Sporting L. 1

GRUPPO H:

Shakhtar D.-Porto 2-2 (52′ Alex [S], 85′ Adriano [S], 89′ e 93′ Martinez [P])

Bate Borisov-Athletic Bilbao 2-1 (19′ Polyakov [B], 41′ Karnitskiy [B], 45′ Aduriz [A])

CLASSIFICA: Porto 4, Bate B. 3, Shakhtar D. 2, Atheltic B. 1