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L´Italia di Roberto Mancini scende in campo questa sera a Nizza contro la Francia nella seconda amichevole del nuovo corso. Il CT dovrebbe ripartire da Balotelli in attacco, mentre Sirigu, Caldara, Rugani, Cristante e Chiesa sono le possibili novità rispetto al match con l´Arabia. “Sarà un test impegnativo. Balotelli capitano? Se sarà titolare, sì” ha detto il Mancio.

 

Dopo il clamoroso addio di Zidane sono parecchi i nomi per la successione sulla panchina delle Merengues. In pole c´è Pochettino, che può rescindere con il Tottenham, ma restano di attualità anche le alternative Wenger, Loew e Guti. Sullo sfondo anche Conte e Cannavaro. L´ombra di Zizou aleggia sul CT della Francia Deschamps, che però glissa: “Sono concentrato sul Mondiale”.

 

Rischia di profilarsi una battaglia legale per Maurizio Sarri. Il Chelsea, infatti, avrebbe comunicato al tecnico la volontà di non pagare la clausola che lo lega al Napoli: la scadenza era fissata alla mezzanotte appena passata. I legali del mister, adesso, devono capire se esiste una giusta causa per un licenziamento costruttivo nei confronti del Napoli e potrebbero portare avanti la questione all´esame della Fifa.

 

I nerazzurri puntano a blindare i propri gioielli. “Siamo contenti di averlo all´Inter e lui è contento di starci” chiarisce Javier Zanetti su Icardi. Intanto, Ausilio e Gardini volano a Londra per Miranda – obiettivo rinnovo fino al 2020 – e Dembelè del Tottenham. La Juventus, intanto, contatta il Valencia per Cancelo e bussa alla porta della Lazio per Milinkovic: Lotito dice no alla prima offerta da 80 milioni.

In casa Roma ufficiale il secondo acquisto dell´estate: dopo Coric anche Ivan Marcano. Lo spagnolo ex Porto arriva da svincolato e firma fino al 2021: “Sono felice di essere qui, la Roma ha un progetto che mi permetterà di esprimere al meglio le mie caratteristiche”. Nelle prossime ore in programma anche un incontro con l´entourage di Pellegrini, che ha una clausola da 23 milioni, mentre continua il pressing per Cristante dell´Atalanta.

 

Sarà Milano-Trento la finale scudetto del nostro campionato di basket. Ieri la squadra di Buscaglia ha battuto Venezia in gara-4 84-76 accedendo al match scudetto. In Nba, via alle finals. Nonostante i 51 punti di Lebron James, gara-1 è degli Warriors, 124-114. Nell´atletica, al Golden Gala, altra grande prova di Tortu nei 100, terzo con il tempo di 10″04. Al Mugello, alle 10, via alle libere Motogp.

 

Simone Verdi ora è più vicino al Napoli, proprio come a gennaio. A riferirlo è l’esperto di mercato Sky Gianluca Di Marzio, che tramite Twitter rivela una nuova news sul futuro dell’esterno della Nazionale: “Verdi, accordo (di nuovo) raggiunto tra Napoli e Bologna”.

Il collega ha poi rivelato tutti i dettagli tramite il suo sito ufficiale: “Ora Simone Verdi è nuovamente vicino agli azzurri, che hanno ripreso il discorso con il Bologna sei mesi dopo il ‘no’ dell’esterno classe 1992. Questa volta l’affare dovrebbe andare in porto, il Napoli ha nuovamente trovato l’accordo con i rossoblu. Operazione da 25 milioni di euro, investimento importante per gli azzurri che vogliono regalare Verdi a Carlo Ancelotti.

E decisione che ora spetta allo stesso calciatore, che dovrà dare una risposta al rientro dagli impegni con la Nazionale. Rispetto a gennaio, quando Verdi decise di non voler cambiare squadre in corsa, questa volta si va verso il sì. Anche perchè l’Inter sembra molto indietro, i nerazzurri hanno preso tempo fino alla settimana prossima. E poi c’è da considerare la posizione del Bologna, che ha prospettato al calciatore due sole alternative: o la partenza verso Napoli o la permanenza in rossoblu.

Inoltre l’accordo verbale tra gli azzurri e Verdi c’è già, ora bisognerà mettere il tutto nero su bianco. Di certo non una semplice formalità, ma comunque un ulteriore indizio che fa ben sperare il Napoli sul buon esito di questa trattativa. Si attende quindi la decisione di Simone Verdi. Ma, come detto, l’indecisione dell’Inter, la posizione rigida del Bologna e il fatto che la trattativa sia comunque in fase avanzata, fanno propendere per il sì. E, a distanza di sei mesi, questa volta potrebbe davvero celebrarsi il matrimonio tra il Napoli e Simone Verdi”.

 

I ritorni di fiamma sono sempre lì pronti a tornare e nel calciomercato forse la fiamma non si spegne mai, è il caso del Napoli con Vrsaljko.

La società azzurra ha rincorso per tanto tempo il giocatore che alla fine scelse di cedere al corteggiamento dell’Atletico Madrid.

 

Però le cose lì in Spagna non sono tutte rose e fiori, Vrsaljko non trova il giusto spazio e il Napoli è pronto ad accoglierlo.

Secondo quanto riferisce Alfredo Pedullà, le due società avrebbero raggiunto un’intesa di massima per il cartellino da 25 milioni più bonus, mentre a Vrsaljko andrebbe un ingaggio da 3 milioni di euro più bonus a stagione. Sembra che ad essere stato determinante sia stato l’intervento di Ancelotti.

 

 

“Lavorare con Sarri e’ stato uno spettacolo. E’ grazie a lui che il Napoli ha battuto ogni suo record in questi tre anni e che ha trovato un grandissimo gioco”. In un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo ‘As’, Pepe Reina riconosce tutti i meriti del mister toscano, che pare destinato ora ad una big europea. “Siamo persone simili, preferiamo dirci le cose in faccia, anche litigando se necessario – ha detto il portiere iberico, ingaggiato per la prossima stagione dal Milan – La nostra e’ stata una relazione padre-figlio: gli voglio bene e anche io gli saro’ per sempre grato. Se lo consiglierei al Real Madrid? Lo consiglierei a qualsiasi squadra al mondo, per le sue idee calcistiche e per il suo lavoro maniacale”. Reina riconosce di aver avuto problemi con il presidente De Laurentiis: “Ha un modo di gestire il club che rispetto, ma ci sono cose sulle quali non siamo d’accordo. Abbiamo due personalita’ forti e idee diverse”. Reina, che sara’ tra i protagonisti del prossimo Mondiale con la maglia delle ‘Furie Rosse’, svela anche quando decise di lasciare Napoli: “Un anno fa. Il PSG mi fece un’offerta, ma il Napoli la rifiuto’: sarebbe stato facile, nell’estate dei ‘certificati medici’, cercare un modo per forzare la cessione, ma avevo fatto un patto-scudetto con i miei compagni e decisi di accettare la decisione del club”. Infine, il meglio e il peggio delle sue quattro stagioni in Campania: “Il meglio e’ l’affetto che un popolo intero ha donato a me e a tutta la mia famiglia. Il peggio e’ essermene andato senza realizzare il sogno che questa gente ha nel cuore”. E cioe’ lo scudetto.

RUSSIA 2018 – “Arrivo con grande voglia visto che probabilmente sarà il mio ultimo Mondiale e non so se dopo la Russia tornerò a vestire la maglia della Nazionale. Voglio salutarla con un grande risultato, dando il mio piccolo contributo per raggiungere l’obiettivo”.

CAMORRA – “Deferimento? Sono molto tranquillo, andrà tutto bene. Chi mi conosce sa che non ho nulla a che fare con quel mondo. Ho conosciuto tante persone a Napoli, ma non posso sapere di cosa si occupano 300 amici nella loro vita privata”.

MILAN – “E’ uno dei club più importanti al mondo, abbiamo il dovere di riportarlo in Champions League: una sfida appassionante. Sono felice di chiudere la mia carriera al Milan: il posto da titolare dovrò guadagnarmelo giorno dopo giorno, in ogni allenamento”.

BENITEZ – “Quando lui arrivò a Napoli iniziò a chiamarmi varie volte. Io ero al Liverpool, stavo per rinnovare e non avevo intenzione di andar via. Poi arrivò Mignolet e il progetto di Rafa era una grande opportunità”.

REAL MADRID-LIVERPOOL – “E’ stata una finale equilibrata fino all’infortunio di Salah, lì il Liverpool si è perso. Ma il Real Madrid ha meritato di vincerla per la sua costanza. Karius? Io ho vissuto notti peggiori (ride, ndr). Il nostro lavoro è fatto così: ora deve guardare avanti, anche se sarà difficile”.

BILANCIO – “Il meglio è l’affetto che un popolo intero, quello partenopeo, ha donato a me e a tutta la mia famiglia. Il peggio è essermene andato senza realizzare il sogno che questa gente ha nel cuore. E’ vero che a Napoli piangi due volte: arrivi e ti trovi davanti una realtà totalmente diversa, ma quando vai via ti manca tanto”.

 

 

“Il mio futuro? Ho un contratto con il Napoli e si vedra’. Sto pensando solo alla prossima gara che dovro’ fare con la nazionale, poi mi godro’ le vacanze”. Il capitano del Napoli, Marek Hamsik, preferisce evitare ogni speculazione sul suo futuro, che con l’arrivo in panchina di Carlo Ancelotti potrebbe ancora essere all’ombra del Vesuvio nonostante le ‘sirene’ cinesi. “Ancelotti puo’ essere determinante, e’ un allenatore che puo’ dare forza al Napoli”, ha aggiunto il centrocampista azzurro ai microfoni di Premium Sport dopo l’1-1 ottenuto dalla Slovacchia in amichevole contro l’Olanda.

Nel corso di Si Gonfia La Rete di Raffaele Auriemma, in onda su Radio CRC, è intervenuto Richard Hamsik, padre di Marek Hamsik: “Marek si sta concentrando molto con la Nazionale. Aspetta ancora un’amichevole e il suo unico pensiero è fare bene con la sua Slovacchia. Se la mia azienda di prosecchi si espanderà in Cina? La proposta dei miei vini e dei miei prosecchi durante la partita della Nazionale, ieri, è stato semplicemente un gesto di cortesia nei confronti della Federazione. Era una banalissima questione interna, non sapremo cosa accadrà nel futuro. Dietro l’azienda c’è anche mia moglie. Se Marek andrà in Cina? Come spesso ha ribadito su qualche quotidiano, è un giocatore del Napoli e si sente tale. Ha ancora tre anni di contratto con gli azzurri e come si svilupperà la cosa è ancora da vedere. Spesso i media si gettano in delle interpretazioni che non appartengono alla realtà. Marek è molto dispiaciuto per non aver vinto lo Scudetto. Il futuro? Per adesso si può dire che ha un contratto che adempierà nel migliori dei modi. La telefonata di Ancelotti? So di questa telefonata, me ne ha parlato stesso Marek. E’ rimasto contento del gesto fatto dall’allenatore, è stato tra i primi chiamati da Ancelotti. Il mister gli ha prospettato i propri progetti e quale sarà il ruolo di Hamsik nel suo nuovo Napoli. Se il Napoli vincerà lo Scudetto sono disposto ad ospitarvi tutti qui in Slovacchia, con l’unica condizione di dover portare anche il trofeo qui, come parte dell’arredo. Amo il calcio e viaggio tantissimo per seguire questo sport. Tutta la nostra famiglia amiamo tantissimo Napoli, Marek si è identificato con la città e il suo amore è anche il nostro. Undici anni passati qui significano tanto e Napoli farà sempre parte della nostra vita”.

 

 

In attesa dei playoff, la Serie B conosce il verdetto emesso dai playout. Rimane in cadetteria l’Ascoli di Serse Cosmi, che trova un altro 0-0 dopo quello ottenuto all’andata e condanna alla Serie C l’Entella, che raggiunge Ternana, Pro Vercelli e Novara in virtù del peggior piazzamento in classifica rispetto ai bianconeri. Festa grande per gli undicimila tifosi dell’Ascoli accorsi allo stadio.

Padroni di casa pericolosi soprattutto su palla inattiva, con i colpi di testa di Kanoute che spaventano i liguri. La sfida, nel primo tempo, scivola via senza grandi emozioni, con l’Ascoli troppo impegnato a non scoprirsi per pungere in zona gol e l’Entella eccessivamente timida. L’unico brivido è un’occasione sprecata da La Mantia, convinto di essere in offside.

In avvio di ripresa sono gli ospiti a sfiorare il gol con un colpo di testa di Benedetti, mentre Clemenza prova a prendersi l’Ascoli sulle spalle, colpendo un palo e andando in un paio di occasioni vicino al vantaggio. Agazzi rischia la frittata al 70′, Aramu non arriva puntuale sul tap-in.

Gli assalti dell’Entella sono vani, al 95′ è ancora Aramu a poter calciare a pochi passi dal portiere, senza però trovare la via della rete. “Dire che sono contento è poco – è il commento di Serse Cosmi ai microfoni di Sky Sport – perché questo è l’epilogo di sei mesi incredibili. Diventa difficile trovare le parole, questi ragazzi hanno fatto una cosa difficilmente raccontabile. Mi auguro che la gente lo capisca, il valore di questa salvezza può fare ripartire l’Ascoli, come è giusto”. Al settimo cielo anche capitan Mengoni: “È come vincere la Champions, abbiamo sofferto come cani ma abbiamo centrato un obiettivo fondamentale”.

 

 

La Corte d’appello della Federcalcio ha respinto il ricorso del Bari contro la penalizzazione di 2 punti inflitta per il presunto mancato pagamento da parte del club pugliese di contributi e ritenute sugli stipendi di gennaio e febbraio. Lo rende noto la Figc con un comunicato. Con questa decisione rimane quindi invariato il calendario dei playoff di Serie B, con Cittadella-Bari che si giocherà in Veneto, al ‘Tombolato, domenica 3 giugno alle 18.30 e Venezia-Perugia alle 21. Le vincenti affronteranno rispettivamente in semifinale il Frosinone e il Palermo , il 6 e il 10 giugno. Finali il 13 e il 16.

 

 

 


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