Lazio in Champions, Fiorentina quarta: disastro Napoli
Di Emanuele SaccardoLa passerella finale del campionato numero 83 a girone unico della Serie A aveva poco da raccontare, almeno alla vigilia. La trentottesima giornata, al contrario, non ha lesinato emozioni: 47 gol totali (record stagionale), nessun incontro terminato a reti bianche, capocannonieri in coabitazione di cui uno poco meno che quarantenne (Luca Toni, 22 sigilli), un altro “vecchietto” che di nome fa Totti giunto a 299 centri con la maglia della Roma, e soprattutto un’emozionante bagarre finale per l’ultimo posto Champions disponibile.
Ad aggiudicarselo è stata la Lazio, corsara al San Paolo nell’incontro di cartello di quest’ultimo turno. I biancocelesti hanno raccolto per quanto seminato, altrettanto ha fatto il Napoli: una continuità di risultati insperata per la squadra di Pioli, una cronica intermittenza di forma e contenuti per quella del partente Benitez. Al Nord si dice che San Giuan fa minga ingan’ e la massima popolare si adatta perfettamente allo spareggio europeo del Centro-Sud. La Lazio va avanti due volte e altrettante viene ripresa dall’orgoglio partenopeo; poi però, dopo l’ennesimo rigore fallito da Higuain, le aquile tornano a volare alto confermando che se si sono giocate la Champions diretta con la Roma fino all’ultimo, un motivo c’è.
Il 2-4 finale è specchio di un anno intero vissuto da protagonisti, nonostante un avvio stentato e qualche dubbio sulla tenuta mentale del gruppo Lazio. La finale di Coppa Italia raggiunta e poi persa contro la Juventus degli invincibili è altra conferma della bontà del lavoro svolto da Pioli & C.. Lo sanno i 10 mila tifosi arrivati a Formello nel cuore della notte per festeggiare insieme ai protagonisti l’approdo alla porta di servizio della Champions League. Il tecnico della Lazio ha elogiato i suoi definendoli uomini speciali, e forse sta già pensando al prossimo 7 agosto, data fondamentale per dare una forma precisa alle ambizioni del Club di Lotito.
Sorride, eccome, anche la tormentata Fiorentina dell’ultimo scampolo stagionale. La vittoria netta sul Chievo già vacanziero, unitamente alla sconfitta del Napoli, porta i viola al sorpasso che vale il quarto posto. Certo l’Europa League era già un dato acquisito, ma per il morale gigliato non poteva esserci modo migliore per chiudere l’annata. Aurelio De Laurentiis deve invece leccarsi le ferite: un anno partito con grandi aspirazioni, nel quale addirittura la parola “scudetto” poteva non sembrare una bestemmia; poi la luce che va e viene, i malumori, la Champions sfumata in principio come all’epilogo. Nel mezzo anche la delusione per una semifinale internazionale andata in fumo contro il Dnipro, forse sottovalutato al momento del sorteggio.
Il Presidente azzurro deve concentrarsi ora sulla scelta oculata del successore di Rafa Benitez, il Re di Coppe che avrebbe dovuto tramutare in oro tutto quel che gli passava sotto mano e, al contrario, è stato capace di alzare al cielo soltanto una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Troppo poco per le ambizioni presidenziali e per quanto è stato speso negli ultimi anni. Abbastanza per il Real Madrid che, salvo ribaltoni, ha scelto proprio Rafa per il post Ancelotti. Misteri del calcio moderno.
RISULTATI 38° TURNO SERIE A:
Verona-Juventus 2-2, Atalanta-Milan 1-3 (giocate sabato), Cagliari-Udinese 4-3, Sampdoria-Parma 2-2, Roma-Palermo 1-2, Napoli-Lazio 2-4, Sassuolo-Genoa 3-1, Inter-Empoli 4-3, Fiorentina-Chievo 3-0, Torino-Cesena 5-0.
CLASSIFICA FINALE:
Juventus 87 (Campione d’Italia), Roma 70 (Champions L. gironi), Lazio 69 (Champions L. preliminari), Fiorentina 64 (Europa L. gironi), Napoli 63 (Europa L. gironi) Genoa 59, Sampdoria 56 (Europa L. preliminari)*, Inter 55, Torino 54, Milan 52, Palermo e Sassuolo 49, Verona 46, Chievo 43, Empoli 42, Udinese 41, Atalanta 37, Cagliari 34 (Serie B), Cesena 24 (Serie B), Parma 19 (Serie B).
* con riserva, in attesa del ricorso Uefa del Genoa
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