Chelsea: Benitez via a fine stagione. Abramovic pensa a Mou, Conte e Mazzarri
Di Emanuele SaccardoUn allenatore è condannato a vincere, sempre. Se non lo fa, è un attimo che la sua panchina inizi a traballare. A volte capita anche se s’impone, se fa incetta di trofei. Si sa che nel mondo del calcio la riconoscenza è rara, a essere ottimisti.
Rafa Benitez, attuale manager del Chelsea, ha vissuto una carriera a due facce: tecnico di successo con il Liverpool, con l’apice della Champions conquistata nel 2005, poi oggetto misterioso e scomodo, spesso inviso a presidenti e giocatori, nonostante i successi. Fu il caso dell’Inter, dove raccolse la pesantissima eredità lasciata da Mourinho, inclusa una squadra bollita nella testa e nelle gambe. E’ il caso dei Blues, che ha dovuto prendere in corsa dopo l’esonero di Di Matteo. Anche qui squadra svuotata dopo la vittoria della Coppa dei Campioni.
Se con i nerazzurri però potè alzare al cielo Supercoppa italiana e Mondiale per club prima di essere silurato, a Londra ha mancato quasi tutti gli obiettivi. Eliminato nel girone di Champions, scavalcato in Premier dal Tottenham, sconfitto nella finale Mondiale a dicembre. Allora succede che la storia si ripete: se non è il presidente a dargli il benservito, ci pensa da solo ad anticiparlo, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.
All’indomani della vittoria sul Middlesbrough che è valsa l’accesso ai quarti di F.A. Cup, il mister spagnolo annuncia di voler lasciare il Chelsea a fine stagione, soprattutto perché irritato dai tifosi, rei di non averlo mai voluto e poco vicini alla squadra. In più, ha rimarcato il suo attuale ruolo ad interim, certo non gratificante per chi vuole aprire un ciclo e sentirsi parte di un progetto.
Ora resta da vedere se il patron Roman Abramovic farà come Massimo Moratti, che irritato dalle parole di Benitez decise di licenziarlo prima del tempo. In questo caso, fino a giugno Lampard e compagni sarebbero traghettati con una soluzione interna; successivamente, potrebbe approdare a Stamford Bridge uno tra Mourinho, Conte o Mazzarri. Ipotesi affascinanti, certo.
Per ora però, soltanto congetture.
Commenta o partecipa alla discussione