La Juventus marcia a ritmi da record: dodicesima vittoria consecutiva
Di francodi Lorenzo Cristallo
Cavalcata impressionante. Potrebbe essere questo il titolo per certificare il cammino sorprendente e famelico della Juventus in campionato. I bianconeri con il successo ottenuto ieri pomeriggio, nel lunch match, al “Bentegodi” contro il Chievo Verona, con un perentorio e sonoro 0-4, consolidano il secondo posto in classifica a quota quarantotto punti e mantengono il fiato sul collo nei confronti del Napoli capolista a soli due lunghezze avanti. La squadra di Max Allegri sta dimostrando di essere una corazzata imbattibile, arrembante e ben organizzata. La rosa presenta vari punti di forza e nonostante le assenze per infortunio di Asamoah e Mandzukic, il tecnico livornese ha nel proprio arco delle frecce pericolosissime che riescono a sostituire egregiamente gli assenti. In questa settimana è tornata a brillare la stella di Alvaro Morata, calciatore che stava vivendo una preoccupante fase di oblio. Il numero nove bianconero si è riproposto alla grande, realizzando due doppiette nel giro di quattro giorni. Due reti all’ Inter in Coppa Italia e bis, ieri, al Chievo. Segnali importanti verso il proprio allenatore per sottolineare che c’è anche lui per contribuire a questo percorso degno di nota dei bianconeri verso il vertice della classifica. I numeri della Vecchia Signora sono sbalorditivi: dodicesima vittoria consecutiva in campionato e record di Antonio Conte eguagliato, quindicesimo successo in sequenza in Italia se si sommano i trionfi anche in coppa Italia. Miglior difesa del torneo con soli quindici reti subite e secondo attacco con quarantadue reti all’attivo. La Juventus in sofferenza e disarmante vista all’opera fino a ottobre appare un lontano e sbiadito ricordo. Ora si è al cospetto di un gruppo che sta gettando le basi verso un’ennesima stagione esaltante ed anche il Bayern Monaco, prossimo avversario in Champions League, è avvisato, non sarà affatto una passeggiata affrontare i bianconeri.
Max Allegri ai microfoni dei giornalisti, oltre che a complimentarsi con in propri ragazzi autori di una prova magistrale e d’autorità contro i clivensi, ha tenuto a sottolineare l’imponente cammino fino ad ora condotto, fatto di dodici successi consecutivi, un record molto difficile da eguagliare in un campionato molto combattuto ed incerto come quello italiano. Il tecnico livornese però spegne i facili entusiasmi, tiene tutti sulla corda ed afferma che per adesso la Juventus non ha ancora vinto nulla e che, soprattutto in campionato, restano al secondo posto dietro al Napoli. La prossima missione sarà quella di superare i partenopei, attesi al banco di prova, il prossimo 13 febbraio allo “Juventus Stadium”, in un incrocio che segnerà, molto probabilmente, il destino di entrambe le squadre. L’obiettivo dei bianconeri è quello di tornare su in vetta e conquistare il quinto titolo consecutivo, ecco perché Allegri, nonostante i complimenti ricevuti, continua nel ripetere il mantra “ di non sentirsi affatto appagati e lavorare a testa bassa”. La gara contro il Chievo, ha evidenziato una differenza abissale tra le due compagini. Una Juventus più compatta e di tutt’altro spessore nei confronti dei clivensi decimati da assenze importanti per infortunio e squalifica come quelle di Gamberini, Meggiorini, Cesar e depotenziata da una partenza importante, ovvero sia di Paloschi volato oltre Manica presso la corte di Guidolin allo Swansea. Oltre la doppietta di Morata, hanno deciso il match un goal di Alex Sandro e un tiro su azione personale di Pogba. Quattro squilli per continuare a mettere pressione al Napoli e ribadire che per il titolo di campione d’ Italia è tornata prepotentemente la Juventus, bella, cinica e vincente ammirata nelle passate stagioni.
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