Balotelli: subito in rete con la maglia del Milan. Rossoneri dominatori del mercato invernale

Certo, si è trattato soltanto di un’amichevole. Certo, l’avversario si chiamava Darfo Boario, non Real Madrid. Certo, il 10-0 finale lascia il tempo che trova. Però vedere finalmente un sorriso sul volto del Bad Boy più chiacchierato del calcio è una pepita d’oro. Mario Balotelli ha fatto il suo esordio con i nuovi colori in una gara che non aveva punti in palio, ma che per lui fungeva da rompi ghiaccio. E lo ha rotto eccome: esordio con gol, tanto impegno e tanta voglia di inserirsi subito nei meccanismi di Allegri. La strada è lunga, ma il tempo gioca a suo favore (si spera anche la testa, finalmente).

Il mercato si è chiuso proprio ieri, nel giorno del battesimo sul campo per Super Mario. Facendo un bilancio di questa sessione invernale, certamente è il Diavolo a finire sul gradino più alto del podio, grazie al colpo dell’ultimo minuto che ha riportato l’attaccante bresciano in Italia. Ma non solo, perché gli ingaggi di Saponara (in arrivo a luglio dalla B) e di Salamon (già giunto a Milanello dal Brescia) abbassano ulteriormente l’età media dello spogliatoio, facendo intuire un futuro solido e vincente. La Juventus è invece quella che ne è uscita peggio: l’arrivo del solo Anelka non può colmare la lista di nomi fatti per mesi e rimasti pura intenzione. L’Inter ha tamponato un pò la delusione (vera) per l’approdo di Balotelli sull’altra sponda del Naviglio, consolandosi con il giovane Kovacic, astro nascente classe 1994, primo tassello della squadra che verrà.

Un’ultima nota  è dedicata alla Roma: il portiere Stekelenburg resterà nella Capitale, nonostante il rapporto tra l’estremo olandese e la società sia eufemisticamente da separati in casa. Ieri Steke è volato a Londra per firmare con il Fulham (Premier League), ma il club giallorosso non ha trovato un sostituto. Perciò il Nazionale Orange è stato richiamato in fretta e furia. Si profila un semestre dal sapore acido, dalle parti di Trigoria.